Le qualifiche in Austria: Bottas in pole (con record), Vettel retrocesso e Red Bull ai ferri corti

sabato 30 giugno 2018 · Snack news
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Stellare. Tutta Mercedes la prima fila a Spielberg, ma una volta tanto c’è Bottas davanti, col nuovo record della pista peraltro: batte di 19 millesimi Hamilton, di oltre un secondo il tempo della pole position dell’anno scorso.

In castigo. Vettel scala da terzo a sesto, sono 3 le posizioni di retrocessione per ostruzione a Sainz in Q2. Da un lato è vero che alla fine Sainz passa lo stesso il taglio della seconda eliminatoria, dall’altro resta la leggerezza di Vettel. Dal rapporto dei commissari:

It is the belief of the Stewards that notwithstanding the absence of a radio call, the driver of car 5, being aware of the issue of rear vision with his mirrors, should not have been so slow and on the racing line, during a slowdown lap in qualification.

Niente da recriminare. Al di là della penalità, Vettel sulle chance di andare in pole non s’era fatto illusioni:

Mercedes is very quick, very competitive. They seem to be able to carry more speed up the hill. I think that’s one of our main losses. It’s the high-speed Turn 7 and Turn 9, the second-to-last corner. It’s close, we’re not talking about much, but enough to get ahead.

Affari di famiglia. Horner dice che “non c’è niente da spiegare”, la regola interna è chiara “da almeno sette anni”: in qualifica il diritto di stare davanti si assegna a rotazione, in Francia è toccato a Verstappen, in Austria a Ricciardo. Che invece voleva la scia dal compagno di squadra e per questo via radio faceva storie col muretto. Alla fine chiede scusa, l’aria nel box resta pesante.

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Amarcord. A proposito di faide in qualifica, torna in mente il sabato al veleno della McLaren a Budapest nel 2007: pure là c’era una regola che qualcuno si sentiva in diritto di sovvertire. Il diario dei Gran Premi di F1WEB.it è disponibile in print-on-demand su ilmiolibro.it.

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