Le prove libere in Giappone, le nuove qualifiche, un’azione legale contro Force India

venerdì 5 ottobre 2018 · Snack news
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El segna semper lu. Si diverte, e tanto, Lewis Hamilton a Suzuka: “Questa pista è fantastica”, dice alla radio. E quando lui si diverte gli altri penano: Bottas accusa 4 decimi, Vettel 8, Verstappen un secondo. Brutta storia, per lo show.

Voglia di nuovo. All’esame di Liberty c’è una proposta per modificare le qualifiche, passare da tre a quattro segmenti. Praticamente prolungando la noia. È serafico Vandoorne: “Per me non cambia niente, tanto esco in Q1”. Con l’ultima modifica, il gioco delle sedie ovvero l’eliminazione progressiva, quando c’era ancora Ecclestone finì malissimo.

Il prezzo della vittoria. Mercedes ha speso 52 milioni di euro in più in ricerca e sviluppo rispetto al 2016 per vincere il mondiale del 2017, senza contare l’esborso per i motori. Perciò l’aumento è indicativo per l’impatto della rivoluzione tecnica dell’anno scorso. In totale, il quarto titolo consecutivo è costato 350 milioni.

Si stava meglio quando si stava peggio. Dal confronto di Racefans.net tra i tempi di qualifica del 2018 e del 2017 a Sochi emerge che la Sauber con un guadagno netto di 3.9 secondi è la squadra che ha fatto il passo avanti più lungo. L’aspetto più clamoroso è che la Williams rispetto all’anno scorso è l’unica più lenta, in Russia ha perso mezzo secondo. Ed è la quinta volta che è successo in questa stagione.

Tribunali e festini. La corte d’appello di Genova ha annullato la condanna a 18 mesi emessa nei confronti di Flavio Briatore per le presunte irregolarità relative alla gestione del Force Blue, il megayacht che i finanzieri gli hanno sequestrato a largo della Spezia nel 2010. Adesso va celebrato un nuovo processo d’appello.

Tribunali e fertilizzanti. Uralkali che produce fertilizzanti e finanzia la carriera di Mazepin contesta la cessione di Force India alla famiglia di Lance Stroll, sostiene che la sua offerta fosse migliore, minaccia un’azione legale presso l’Alta corte di Londra. Il team risponde: “Non ci risulta. In ogni caso, ci difenderemo”.

Amarcord. Cevert a Watkins Glen il 3 ottobre del 1971 conquista l’unica vittoria del palmares e 50 mila dollari di premio, gli dà strada Stewart che soffre il sovrasterzo. Il diario dei Gran Premi di F1WEB.it è disponibile in print-on-demand su ilmiolibro.it.

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