Halo, sorpassi, giri record e quell’exploit di Raikkonen: tutto il meglio della Formula 1 nel 2018

lunedì 3 dicembre 2018 · Amarcord
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L’adozione dell’halo. A compimento di un percorso a ostacoli tra veti e ostruzioni, tra proposte di scudi trasparenti e mezze capote tipo cacciabombardiere, debutta con le macchine del 2018 l’aureola sull’abitacolo. Halo, nella lingua di Hamilton. Salva la testa, letteralmente, a Leclerc a Spa quando Alonso gli vola sopra il casco alla partenza; a Makino in Formula 2 a Barcellona.

Il sorpasso di Vettel su Bottas a Silverstone. Una delle migliori mosse dell’anno, Seb ci mette “una carica da leone”, parole di Arrivabene, in un’azione imponderabile su Bottas alla curva di Brooklands per riprendersi la prima posizione. E andare a vincere.

La pole di Hamilton a Singapore. Uno dei giri più precisi mai realizzati, “il migliore in assoluto – il giudizio di Toto Wolff – su una macchina di Formula 1. Entrerà nei libri di storia, è qualcosa di irripetibile”. In numeri: 3 decimi meglio di Verstappen che è secondo, 7 decimi meglio di Bottas sulla stessa macchina.

La vittoria di Raikkonen ad Austin. Per dire che Iceman c’è ancora, che è scarico ma non è finito. Prima del congedo dalla Ferrari, negli Stati Uniti conquista un ritorno al successo dopo oltre cinque anni a vuoto. Misurato in numero di gare, è il periodo di astinenza più lungo tra due vittorie.

La partenza in Messico. Ricciardo è lento, lo passano Verstappen e Hamilton, poi verso la prima curva è una battaglia animale a sette macchine, due Red Bull, due Mercedes, due Ferrari e Sainz a chiudere la scia. Passano tutti nell’imbuto. Una meraviglia.

Il Gran Premio di Azerbaigian. Il più pazzo dell’anno. E si accende a 12 giri dalla fine con l’incidente fra le Red Bull. Entra la safety car, vanno tutti al cambio gomme, la neutralizzazione si protrae perché in regime di gialle sbatte Grosjean, da beota. Restano 4 giri, una gara sprint: Vettel prende la scia a Bottas, non misura lo spazio di frenata e spiattella le gomme. La regia invisibile delle corse allora gioca l’ultima carta, mette un detrito tra Bottas e la vittoria. La posteriore destra finisce a brandelli, Hamilton passa e riscuote il piatto.

L’ultimo giro d’onore. Come due paggetti Hamilton e Vettel scortano Alonso per il saluto di commiato ad Abu Dhabi dopo la bandiera a scacchi. In Formula 1 c’è ancora spazio per cuore e rispetto.

Formula evo. Il nuovo corso è iniziato nel 2017, un po’ alla volta è entrato nel vivo: sotto la gestione di Liberty Media parecchi contenuti diventano merce direttamente fruibile online sui canali ufficiali. Un duro colpo alla piaga dei blog che illegalmente diffondono immagini e video.

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