Gli Stati Uniti raddoppiano: dal 2013 il Gran Premio nel New Jersey. Ma è polemica col Texas

mercoledì 26 ottobre 2011 · Politica
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Un tracciato non permanente con vista su New York, un circuito cittadino a Weehawken che sfrutta le arterie a quattro corsie accanto al fiume Hudson, nella zona di Port Imperial dove i traghetti vanno e vengono da Manhattan. Per gli organizzatori, “sarà come Spa, ma darà le sensazioni di Monte-Carlo”.

Bernie Ecclestone assegna la Formula 1 al New Jersey per dieci anni dal 2013. L’aveva anticipato la settimana scorsa il Wall Street Journal, ed era più di un’indiscrezione perché circolavano già le prove dei colloqui tra Bernie e Chris Christie, il governatore dello Stato della viola sororia.

Il circus negli States ha già corso a Sebring, Riverside, Watkins Glen, Phoenix, Dallas, Detroit, Las Vegas e Indianapolis. Per il 2012 è previsto l’esordio di Austin, nel Texas, quindi tra due anni le corse negli Usa saranno due, come ai vecchi tempi.

Due appuntamenti che secondo Tavo Hellmund – che promuove la gara di Austin – si aiuteranno a vicenda “per far crescere l’interesse degli Stati Uniti nei confronti della forma più avanzata del motorsport”. Per riportare la Formula 1 al livello di popolarità che ha smarrito negli Usa.

Austin tende la mano ai cugini del New Jersey, main cambio riceve polemica per ragioni politiche, perché Weehawken conta sui finanziamenti privati, mentre Hellmund in Texas fa ricorso a sussidi governativi per un totale di 25 milioni di dollari all’anno e ha preferito mettere in piedi un autodromo permanente. In proporzione “rispetto ad Austin – assicura New York – noi costiamo un penny”.

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