Hamilton-McLaren, trattative al ribasso: è stallo sul rinnovo del contratto

venerdì 22 giugno 2012 · Mercato
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Scade alla fine dell’anno il contratto faraonico che lega Lewis Hamilton alla McLaren e che in questo momento gli porta nelle tasche qualcosa come 8000 euro al giro. I termini dell’accordo risalgono al 2008, quando nel paddock tirava un’altra aria prima della spending review.

Ron Dennis all’epoca era il direttore sportivo, nel frattempo è diventato presidente del gruppo. Fu lui a formulare le condizioni per bloccare Lewis a Woking. Oggi però l’ha già chiarito: la trattativa bisogna condurla al ribasso. “Hamilton può rinnovare, ma dobbiamo rivedere l’ingaggio perché la situazione è complessa. Il contratto è pesantissimo, risale ad un momento decisamente più sereno a livello economico”.

Secondo le stime di StageUp, la Formula 1 nel complesso ha perso il 41% dei ricavi negli ultimi tre anni. Dennis rimarca: “Le cose sono cambiate, anche i piloti lo devono capire. Hamilton per esempio prende più soldi di me che sicuramente ho un ruolo importante nel team”.

Lewis da Valencia ammette: “Ron è un duro negoziatore. Lo è stato quando si è trattato di firmare il contratto attuale, può esserlo un’altra volta con questo. Però onestamente non mi aspetto molti problemi”.

La porta alla fine resta aperta, ma la squadra un messaggio lo lancia: “È giusto che Hamilton si guardi intorno. Anche la McLaren lo farà”. Norbert Haug, a Lewis butta un’ancora: “Non è un segreto che lui faccia parte della famiglia Mercedes”. A dicembre scade pure il contratto di Schumacher. Non a caso, sulla sponda della Red Bull, Helmut Marko osserva: “Se Schumi non rinnova, il mercato esplode”.

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