Cinque cambi di regole in tre giorni: il disastro della FIA sugli scarichi soffianti

lunedì 11 luglio 2011 · Regolamenti
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La normativa di riferimento sugli scarichi soffianti doveva essere quella diramata a metà giugno da Charlie Whiting: tenere i gas di scappamento in rilascio al di sotto del 10 percento del flusso massimo con limitazione del cosiddetto “hot-blowing”, il soffiaggio caldo nel diffusore.

A Silverstone venerdì nelle prove libere già si girava con parametri diversi: limite d’apertura della farfalla al 10 percento in frenata con motore a 12 mila giri, al 20 con motore a 18 mila. Valori aggiornati dalla FIA su richiesta delle squadre.

Renault però ha preteso di più e ha fatto portare la soglia massima in rilascio fino al 50 percento. Una deroga che la Federazione ha approvato tra la prima e la seconda sessione di libere. E che comunque ha concesso soltanto alla Régie. Ufficialmente per motivi di affidabilità. Chris Horner confermava che per garantire la sopravvivenza a lungo termine del propulsore c’è bisogno di un’apertura maggiore, con parametri che comunque – assicurano da Viry – sono gli stessi impiegati e documentati dal 2009.

Così la regola che in teoria doveva abbattere lo strapotere della Red Bull è diventata più morbida, a vantaggio esclusivo del team di Mateschitz. La McLaren si è infuriata, Whitmarsh ha fatto scintille in conferenza stampa. Dove si è scoperto che un’altra deroga specifica la Federazione l’aveva già concessa alla Mercedes: iniettare benzina nella fase di over-run, quindi in frenata, impiegando 4 cilindri su 8 per bilanciare la pressione nel carter.

Insomma a ognuno la sua legge in un disastro normativo a campionato in corso. La FIA ha provato a cavarsi d’impaccio sabato pomeriggio quando prima delle qualifiche ha notificato a tutte le squadre il quarto emendamento sulla materia: ritorno alle limitazioni come le aveva concepite Whiting e cancellazione di ogni deroga.

Alla fine domenica hanno gareggiato tutti con il soffiaggio in rilascio al di sotto del 10 percento. Nel frattempo per chiudere la stagione la FIA ha fatto un’altra offerta, un ritorno al passato ancora più drastico con abrogazione “di ogni restrizione sul soffiaggio in frenata”. Un’inversione a U nell’impossibilità di controllare un tema troppo complesso.

Ferrari e Sauber domenica mattina hanno votato no. Poi si sono convertite. Per cui dal Gran Premio di Germania verrà mantenuto soltanto il divieto di modifica delle mappature tra qualifiche e gara, a tutela della norma del parco chiuso. “Un giusto compromesso per tutti”, dice Eric Boullier. E poi eventualmente le modifiche si faranno in inverno a bocce ferme. Senza minare l’etica sportiva.

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