Spyker contro Toro Rosso: la FIA nicchia, la palla passa al tribunale

venerdì 6 aprile 2007 · Dal paddock
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Giovedì pomeriggio, Colin Kolles s’è fatto accompagnare in direzione gara dai pezzi grossi della Spyker per inoltrare la sua protesta formale contro la Toro Rosso che secondo gli Orange è un clone spudorato della RB3 della Red Bull e come tale costituisce violazione del Patto della Concordia, perché ogni squadra dovrebbe realizzarsi in proprio il telaio.

A Sepang però la Federazione non è nemmeno entrata nel merito della faccenda: “La Spyker – ricorda la Fia – ha già avviato una procedura di arbitrato in merito alla questione. Sarebbe inappropriato pronunciarsi su un problema che viene trattato altrove”.

Sulla legalità della Toro Rosso adesso deve decidere il tribunale civile. Ma i vertici della Red Bull già contano sulla strategia di difesa, perché è vero che sia la RB3 che la STR2 sono firmate da Adrian Newey, ma Newey lavora per Red Bull Technology e figura come soggetto esterno.

Più complessa è invece la posizione della Super Aguri, che riceve il telaio direttamente dall’Honda senza intermediari e che in Australia, per le stesse ragioni della Toro Rosso, era già finita nel mirino della Spyker.

Bernie Ecclestone propone una risoluzione rapida e pacifica: l’esclusione di Super Aguri e Toro Rosso dalla suddivisione dei proventi commerciali. Un compromesso che Gerhard Berger rifiuta: “Qui non ci sono vie di mezzo, o abbiamo ragione o abbiamo torto. Max Mosley o Bernie Ecclestone devono farcelo capire”. Ammesso che lo capiscano prima loro.

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