È Jean Todt il nuovo presidente della FIA: batte Ari Vatanen 135 a 49

venerdì 23 ottobre 2009 · Politica
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Il ribaltone non c’è stato. Jean Todt era il favorito e ha vinto. Sarà lui il nuovo presidente della FIA: batte Ari Vatanen 135 voti a 49 e conferma in pratica le percentuali di gradimento della vigilia. Cosa cambia per la FIA? Assolutamente nulla, perché Todt manterrà invariato il sistema che dal 1991 ha caratterizzato la gestione di Max Mosley.

Continuità istituzionale, ma anche metodi autoritari e potere accentrato a Parigi, fondamentalmente nelle mani degli stessi soggetti del regime di Mosley. Vatanen invece proponeva uomini nuovi e riforme a iosa, dalle finanze alla forma di governo.

Ma non aveva l’endorsement, come dicono in America, i favori che Mosley garantiva a Todt, compresi quelli delle federazioni asiatiche, le più ostiche da convincere.

Nel paddock della Formula 1 i commenti sono pochi. E non è buon segno. Esce allo scoperto solo Michael Schumacher che prima dei voti tirava la volata al suo ex direttore sportivo e adesso dice: “L’elezione di Todt è un fatto positivo, molto positivo”.

Le squadre invece si auguravano per Place de la Concorde qualcuno che non avesse precedenti, “qualcuno – aveva detto John Howett della Toyota – che sia realmente indipendente, da noi e pure in relazione al passato”.

Perché è vero che Todt non ha più rapporti con la Ferrari, ma la Formula 1 di tutto ha bisogno fuorché di nuovi sospetti.

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