Abu Dhabi, doveva esserci Sebastien Loeb sulla Toro Rosso. L’ha fermato la FIA

sabato 21 novembre 2009 · Fuori tema
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A ottobre si è presentato a Jerez de la Frontera ai test della GP2 per un warm-up nel team di David Price. Aveva detto: “È uno sfizio”. Invece Sebastien Loeb stava prendendo confidenza con le ruote scoperte, perché la Red Bull era pronta a mandarlo in pista al Gran Premio di Abu Dhabi.

Poi la FIA ha detto no, sostanzialmente per una questione burocratica, perché Loeb non ha i requisiti per la superlicenza.

Poteva essere un colpo d’immagine per Dietrich Mateschitz che con Red Bull già sponsorizza Loeb sulla Citroen nel mondiale rally. Invece a Mateschitz è rimasto l’amaro in bocca. A lui, ma pure a Loeb che ha il pallino per la Formula 1 e non lo nasconde.

Su Autosprint rivela: “La possibilità era reale, più che concreta. La Red Bull mi aveva chiesto se volevo fare un Gran Premio. Una proposta che non si poteva rifiutare. Era per una volta, così, senza nessun obiettivo in particolare, per il piacere di farlo e basta. Non avevo niente da perdere, non ero preoccupato. Penso che mi sarei qualificato dignitosamente e avrei mostrato che anche i rallisti possono andare forte in Formula 1”.

Nei piani di Mateschitz doveva essere la Toro Rosso a fare spazio a Loeb scaricando Alguersuari. Di mezzo si è messa la FIA che normalmente non ammette wild card per il campionato di Formula 1 e che non si è permessa di creare un precedente: chi corre deve esibire la superlicenza. E per la superlicenza servono chilometri e chilometri di test.

Aggiunge Loeb: “Il regolamento relativo alla concessione per correre in Formula 1 è molto rigido. Occorre sostenere un rookie test specificamente indetto, o aver corso e vinto con le monoposto. Non avevo i requisiti, punto e basta”. Basta? Dicono che per il 2010 l’abbia già contattato USF1.

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