Monaco, finale col giallo: Schumi passa Alonso sotto safety car

lunedì 17 maggio 2010 · Gran Premi
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Si arresta al sesto posto la “remontada” di Alonso dopo l’incidente di sabato mattina. E finisce con il giallo alla curva di Anthony Noghès, dove Schumacher all’ultimo giro beffa la Ferrari mentre la safety car rientra in pit-lane. È così che Schumi e Matador si ritrovano al cospetto dei commissari, un’altra volta, la seconda in due mesi, dopo che Michael in Australia aveva protestato contro la Ferrari nelle qualifiche.

Nel collegio giudicante, a Monte-Carlo c’era anche Damon Hill, che nei confronti di Schumi poteva avere più di una questione in sospeso. Ma quella con Alonso è una controversia che la Federazione sbriga – o prova a sbrigare – sul piano prettamente regolamentare, senza tirare in ballo l’interpretazione.

Recita l’articolo 40.13: “Se la corsa finisce in regime di safety car – appunto come nel caso di Monaco, ndr – la safety car entra in pit-lane alla fine dell’ultimo giro e le macchine prendono la bandiera a scacchi nell’ordine, senza sorpassare”.

Schumacher invece un sorpasso l’ha fatto, all’ultima curva, ai danni di Alonso. E per questo si è preso 20 secondi di penalità che lo sbattono indietro di 6 posti.

La Mercedes adesso si appella a una norma introdotta quest’anno, che cancella l’obbligo di aspettare il traguardo prima di lanciarsi in sorpasso dopo un periodo di neutralizzazione.

Ross Brawn spiega: “Si è in corsa già fra la linea della safety car – appena prima dell’ingresso dei box, ndr – e quella del traguardo. La FIA aveva comunicato che la safety car sarebbe rientrata, quindi per come la vedo io, la gara non è finita sotto safety car. E poi in quella curva venivano anche sventolate delle bandiere verdi”.

Insomma, chi ha ragione? Intanto non esistono i presupposti per l’appello perché la penalità di Schumacher si configura come drive-through, ovvero come penalizzazione di gara. La Mercedes un ricorso ha voluto presentarlo comunque. Perché non si sa mai. E poi in questi casi un chiarimento fa sempre bene, anche internamente alla FIA.

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