Durango e Villeneuve in joint venture per il 2011. Coi soldi di Gheddafi?

venerdì 13 agosto 2010 · Dal paddock
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In proiezione 2011 la FIA sta sempre cercando il team che andrebbe a riempire il box lasciato da USF1 e negato a Stefanovic. A lavorare per presentarsi ai nastri di partenza anche Ivone Pinton con la Durango e Jacques Villeneuve, in joint venture per un progetto che prende forma su un budget complessivo fra 50 e 60 milioni di euro.

“Il puzzle dei finanziatori – rivela Pinton su Autosprint – è molto vario, è composto da realtà geografiche molto diverse. Per esempio c’è un’azienda libica molto interessata ad un ingresso in Formula 1”.

Circola il nome di Al Saadi Gheddafi, terzo figlio di Muammar, imprenditore, produttore cinematografico, anche ex calciatore. Villeneuve però puntualizza: “Girano troppe voci, il budget ad oggi proviene dalle sponsorizzazioni, non ci sono investitori privati”.

E sulla collaborazione con la Durango di Pinton: “C’è, ma la squadra avrà base fuori dall’Italia”.

Quella fra Pinton e Villeneuve non è un’accoppiata inedita, che nel 2009 si è già composta nella Speedcar: “E le cose – confida Pinton – non andavano al meglio. Più di una volta Jacques mi ha detto di lasciar stare la macchina, che il problema era lui. Non è da tutti. Oggi la stessa persona mi dice di essere al massimo, di sentirsi magnificamente. Non ho motivo di dubitarne”.

Nella strada verso il circus, Durango corre contro due ossi duri: Zoran Stefanovic e Joan Villadelprat, che per il secondo anno consecutivo si ricandidano rispettivamente con Stefan GP ed Epsilon Euskadi.

A maggio ha alzato bandiera bianca la ART Grand Prix di Nicolas Todt; in Ungheria è giunta la dichiarazione di resa anche da parte del consorzio Cypher Group.

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