Gran Premio di Corea, il ribaltone: trionfa Alonso e va in testa al Mondiale

domenica 24 ottobre 2010 · Gran Premi
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Sopravvivenza: era la parola che rimbalzava sulla griglia da un microfono all’altro mentre a Yeongam arrivavano le propaggini di un tifone che sta flagellando la Cina. Il pronostico di Alonso: “Non sarà una gara decisiva. Però chi sbaglia rischia”. Dopo 17 giri anestetizzati dalla safety car, dopo un’ora di sospensione, dopo 120 minuti di corsa, la classifica iridata recita: Alonso primo a 231, poi Webber a 220, quindi Hamilton, Vettel e Button.

È un ribaltone che matura attraverso un Gran Premio pazzesco per intensità emotiva e colpi di scena, sotto la pioggia che annulla tutta l’ansia da graining delle prove e delle qualifiche.

Il primo che lascia è Webber, contro il muro alla curva 12: “Errore mio, ho messo le ruote sul cordolo. Le condizioni non erano così impossibili. Solo che non era la mia giornata”.

Non era nemmeno la giornata di Vettel: intermedie alla frutta, freni in crisi e poi esplosione del motore. Horner scuote la testa: “Un cedimento catastrofico”. Che regala ad Alonso trionfo e vetta del Mondiale.

C’è un minimo di pathos anche per Fernando. Sullo schieramento sussurrano che la rossa abbia noie col pescaggio della benzina. Poi al cambio gomme il dado di serraggio dell’anteriore destra ci mette più del dovuto per avvitarsi. Hamilton guadagna una posizione. La perde un’altra volta quando arriva lungo alla prima staccata: “Ho avuto un po’ di problemi coi freni, sono andato al bloccaggio con tutte e due le ruote davanti. Certo, poteva finire meglio, ma va bene così. Erano quattro gare che ci andava male”.

Sono quattro gare invece che Alonso ha preso un’altra direzione: 90 punti, sempre a podio, 3 volte sul gradino più alto. Quella di Yeongam è la quinta vittoria della stagione. Nessuno ha vinto più di lui nel 2010. Ribadisce: “Io l’ho sempre detto che quello che conta è arrivare sul podio. Lo stiamo facendo. Dobbiamo restarci anche nelle ultime due gare”.

Interlagos il 7 novembre, Abu Dhabi il 14, back-to-back dal Brasile agli Emirati Arabi: “E attenti, perché con questi punteggi può succedere di tutto”.

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