Strategie al muretto, parla Domenicali: “Non è la Ferrari quella che ha sbagliato di più″

martedì 25 gennaio 2011 · Dal paddock
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“Mi dispiace leggere sempre un atteggiamento negativo sulle strategie della Ferrari rispetto agli altri. I dati non dicono questo. E possiamo dimostrarlo”. Stefano Domenicali su Autosprint torna a parlare di tattiche, l’argomento che gli ha “tolto il sonno per due notti” dopo il week-end di Abu Dhabi che è costato il Titolo ad Alonso e il posto al muretto a Chris Dyer.

“Abbiamo analizzato gara per gara le scelte tattiche nostre e quelle dei nostri rivali. Partendo dalle posizioni occupate in gara fino a quelle conquistate o perse con la strategia”. Dall’analisi di Maranello viene fuori che di errori “pesanti” il Cavallino l’anno scorso ne ha fatti solamente due.

“Uno – spiega Domenicali – è quello di Abu Dhabi, l’altro è quello delle qualifiche in Malesia dove con la pioggia noi, Red Bull e McLaren, non siamo entrati in pista e siamo rimasti tagliati fuori dalla lotta per la griglia”. Red Bull veramente no, visto che Webber andò in pole e Vettel fu terzo, ma comunque…

“Poi, se vogliamo, c’è un terzo episodio, quello di Valencia, dove si può discutere se sia stato o no un errore non far rientrare Massa ai box mentre usciva la safety car. Ma resta il fatto che gli altri hanno compiuto più sbagli di noi“.

La Ferrari sarebbe quarta dietro a Mercedes, McLaren e Red Bull: “Ma parliamo di quantità di sbagli, non di gravità dei singoli errori. Quello di Abu Dhabi qualitativamente è stato molto importante”.

Insomma il team con più errori al muretto sarebbe quello di Ross Brawn. Che a Maranello si costruì tutt’altra fama: “Però – aggiunge Domenicali – da noi faceva le strategie, in Mercedes ha un altro ruolo, è team principal”.

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