Toro Rosso riporta la Formula 1 a Imola. Ma l’autodromo ha i conti in rosso

mercoledì 3 marzo 2010 · Test
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Oggi un test, domani un altro, un giorno – magari – il ritorno del Gran Premio. Dopo 4 anni, Imola ascolta di nuovo il rombo della Formula 1. Nella fattispecie, il rombo del V8 Ferrari della Toro Rosso che era in credito di una giornata di test e l’ha voluta trascorrere a due passi dalla factory di Faenza. In pista, Sebastien Buemi e Jaime Alguersuari: uno per volta, perché a disposizione c’era solo un telaio.

Dice Alguersuari: “Avevo già girato su questa pista nel 2005 ma non con una monoposto di Formula 1. Anche se il disegno è stato modificato da allora, non ha perso le qualità. Non lascia un attimo di respiro. Mi piacerebbe tornarci per portare la macchina al limite“.

Buemi invece ha visto Imola per la prima volta: “Davvero un bel tracciato, divertente e tecnico, non ti lascia il minimo spazio di errore, è un peccato che non faccia parte del calendario perché lo spettacolo qui è assicurato“.

Walter Sciacca, il direttore dell’autodromo, si compiace: “Sicuramente è un motivo di soddisfazione il fatto che sia una scuderia di Formula 1 ad aprire l’attività della stagione 2010, che si annuncia intensa e piena di eventi di grande qualità. Ci auguriamo che nel futuro ritornino anche altre squadre”.

Il problema è che nei conti di Formula Imola – la società fondata dal gruppo Norman che gestisce la pista – c’è un buco di quasi 3 milioni di euro che il 18 febbraio ha convinto il Tribunale di Bologna ad accogliere l’istanza di fallimento presentata da MisMas sulla base del mancato pagamento di 1 milione di euro per la festa d’inaugurazione dopo la ristrutturazione del 2008.

Fabrizio Carbone, nominato curatore fallimentare, promette: “La mia intenzione è che l’attività dell’autodromo prosegua senza intoppi, non sarà facile, ma con la collaborazione di tutti ce la faremo”.

Formula Imola intanto ha presentato ricorso contro la decisione del Tribunale: ha tempo fino al 22 giugno per tornare in bonis. Altrimenti non ci saranno più nemmeno i test.

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