Red Bull anticipa Ferrari e McLaren, blocca Vettel fino al 2014

martedì 15 marzo 2011 · Mercato
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Dieci milioni di euro a stagione, con limitazione delle apparizioni promozionali: si fonda su due punti l’estensione del contratto di Sebastian Vettel alla Red Bull. Fino all’anno scorso invece Seb sulla griglia era uno di quelli con lo stipendio più basso. E pare prendesse meno della metà del cachet di Webber.

Vettel era al sicuro fino al termine del 2011. Red Bull però aveva un’opzione per chiedere l’estensione di un anno. Alla fine il team di Mateschitz ha fatto le cose in grande: Vettel adesso è bloccato fino al 2014, quella che potrebbe diventare un’annata chiave per la squadra dal momento che Helmut Marko ammette di lavorare per prolungare a quella data “tutti i contratti principali”.

Marko è l’uomo che su Vettel ha scommesso tutto, dal 1998. L’ha portato al debutto in Formula 1 nel 2007, prima in prestito alla BMW dopo l’incidente di Kubica in Canada, poi sulla Toro Rosso da metà stagione in poi al posto di Scott Speed. All’epoca Gerhard Berger era ancora comproprietario della squadra. Commentò: “Dopo la gara di Budapest, Sebastian è venuto subito in fabbrica a parlare coi meccanici. Con Speed una cosa del genere non sarebbe mai successa”.

Perché Seb è soprattutto un pilota che fa squadra. Marko rivela: “Entrambe le parti volevano che la collaborazione continuasse”. Vettel però nelle ultime settimane ammiccava a Ferrari e McLaren con più frequenza e insistenza del solito. Al punto che Mateschitz con la stampa spagnola si era spinto a dichiarare che la trattativa andava accelerata.

Ora Chris Horner dice alla BBC: “C’erano già troppe voci sul futuro di Vettel. Sono distrazioni che volevamo spazzare via. Ci dobbiamo concentrare sul Mondiale che comincia”.

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