È regolare l’alettone della McLaren. La Fia: “Semplice, ma brillante”

giovedì 11 marzo 2010 · Tecnica
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Due parole per l’alettone della McLaren: “Semplice, ma brillante”. Lo dice un portavoce della FIA che conferma l’assoluta regolarità della MP4/25. Risponde il team: “Siamo sempre stati tranquilli”. Ma per precauzione in mezzo a tutto il materiale spedito in Bahrain c’era pure un cofano motore tradizionale, nel caso in cui la famigerata pinna cava fosse reputata illegale all’esame definitivo di Charlie Whiting.

Se il team aveva un piano B, significa che gli estremi per un richiamo formale potevano starci. Perché il sistema della MP4/25 è più complesso di quanto la Federazione non voglia ammettere.

Nel paddock se ne sa poco, ma rispetto a quello che era trapelato nei test, la novità che arriva da Sakhir è che la vela centrale – che lavora per incanalare l’aria verso il posteriore per mandare in stallo l’alettone in rettilineo – oltre che dallo snorkel viene alimentata anche dall’avantreno, attraverso una bocchetta d’accesso sul musetto.

Ad aprire e chiudere le canalizzazioni interne per regolare la spinta sul flap dell’ala posteriore è direttamente il pilota, forse col ginocchio o forse col gomito: si mantiene deportanza in curva, se ne perde sul dritto.

La mobilitazione di Red Bull e Ferrari è motivata dal fatto che il regolamento vieta qualsiasi dispositivo meccanico per controllare l’alettone posteriore. La McLaren è in una botte di ferro, perché qua non c’è meccanica: l’interruttore è il pilota.

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