Ferrari, pance troppo snelle: il mistero del crash test sul telaio 663

domenica 15 gennaio 2012 · Test
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Fino al 2011 bisognava passare i crash test entro la prima gara dell’anno. A dicembre invece la FIA ha anticipato i controlli alle prove invernali. Giustamente, perché nei test si va alla stessa velocità dei Gran Premi e si provano componenti sperimentali. Quindi il rischio di incidente sale.

Caterham, McLaren e Toro Rosso alla vigilia di Natale avevano già il bollino di omologazione per le scocche del 2012, mentre la Ferrari i tre crash test obbligatori prevedeva di completarli a gennaio. E invece è stata bocciata nella prova d’impatto laterale.

Non è un dramma. È un indizio. Significa che Maranello si sta spingendo al limite nella riduzione degli ingombri laterali, nella zona in cui la nuova rossa monta un sistema di raffreddamento interno diverso rispetto a quello del 2011.

Il telaio che la Ferrari sta facendo testare è il numero 663. Ha ancora il codice progressivo di progetto in attesa della denominazione ufficiale. Fallito il crash test, è stato modificato e irrigidito nelle pance. Un’operazione di routine: si aggiungono degli strati di materiale composito e si forma ex novo la scocca.

Che quindi è stata inviata un’altra volta a Bollate, al Centro di Sicurezza Italiano che la Federazione Internazionale riconosce tra le strutture autorizzate ai crash test per la Formula 1.

Venerdì su Omnicorse.it di Franco Nugnes compariva la notizia di un nuovo stop nella prova laterale. L’articolo sopravvive perché Google l’ha captato in tempo e l’ha conservato tra i risultati della ricerca. Ma sabato sul sito è scomparso. E in edicola c’era la Gazzetta dove Giorgio Piola scriveva del via libera definitivo.

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