Sorpresa Ferrari: arriva Pedro de la Rosa, con Alonso come nella spy-story

mercoledì 16 gennaio 2013 · Mercato
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Dalle nevi di Campiglio e da quell’evento un po’ snob e un po’ insipido che si rinnova ogni anno sotto l’etichetta di Wrooom, arriva la sorpresa del mercato di secondo piano che muove i collaudatori: la Ferrari ingaggia Pedro de la Rosa dopo il naufragio dell’Hispania e lo mette a sviluppare il telaio al simulatore.

De la Rosa è un gatto a nove vite che si è sempre infilato da qualche parte. Nel 1998 è collaudatore della Jordan che poi non lo fa gareggiare e gli preferisce Damon Hill e Ralf Schumacher. Lui allora trova spazio alla Arrows e poi nel 2001 si accasa alla Prost per i test. Tempo cinque gare e la Jaguar lo chiama in pista quando si libera di Burti.

Due anni dopo, arriva la chiamata della McLaren che gli offre i collaudi fino al 2009 e lo fa pure gareggiare al posto di Montoya che si infortuna la spalla e poi viene licenziato. Nel 2010 Pedro gioca la carta del ritorno ai Gran Premi con la Sauber, però dopo Monza non porta gli sponsor che ha promesso e allora il team lo caccia a favore di Heidfeld.

Nel 2011 prova a tornare nel giro e si candida per l’Hispania che invece prende Liuzzi e Karthikeyan. Quindi ripiega su Pirelli che ha bisogno di un test driver in pianta stabile. Alla fine rientra in McLaren e viene prestato un’altra volta alla Sauber perché Sergio Perez si infortuna a Monte-Carlo.

Con l’Hispania ci riprova nel 2012 e stavolta va a segno: corre tutta la stagione, resta a piedi quando il team si sfalda. Adesso l’offerta di Maranello, dove de la Rosa si ricongiunge con Fernando Alonso: hanno lavorato insieme nel 2007 alla McLaren, ai tempi della spy-story, quando via email discutevano le soffiate di Nigel Stepney sugli assetti delle rosse.

Ha fatto di tutto e ha visto di tutto, Pedro. Ma questa “sarà un’esperienza – dice – completamente nuova e stimolante”. Stefano Domenicali spiega che la decisione rimedia a una carenza nel reparto della simulazione “che con le regole attuali è sempre più determinante”.

Curioso che nel 2010 la Ferrari abbia scaricato in malo modo Luca Badoer, classe 1971 esattamente come Pedro. Triste che almeno per il simulatore il Cavallino ancora non si fidi al 100 percento dei piloti che ha nell’Accademia.

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