Mercedes promuove il primo triumvirato: Wolff, Lauda e (forse) Brawn

giovedì 24 gennaio 2013 · Mercato
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A dicembre ha fatto fuori Norbert Haug dopo 22 anni. Adesso il consiglio d’amministrazione della Mercedes ribalta totalmente l’assetto gestionale e promuove il primo triumvirato con Toto Wolff, Niki Lauda e Ross Brawn.

A Brackley, Toto Wolff è new entry assoluta: arriva dalla Williams, ma ne conserva le azioni oltre a lasciarci la moglie che si tiene stretto il sedile da collaudatore.

La nomina a direttore esecutivo è dell’ultimo minuto. Wolff rivela che l’accordo si è formalizzato “nel giro delle ultime due settimane”, più o meno in concomitanza con le dichiarazioni di Dieter Zetsche, il presidente di Daimler, che ha preteso che la squadra si metta in condizione di lottare per il campionato nel 2014.

Niki Lauda invece figura come consulente speciale: a settembre ha condotto lui in porto il trasferimento di Lewis Hamilton. Poi c’è Ross Brawn, che continua a ricoprire la carica di team manager.

L’insediamento del triumvirato segue le grandi manovre che Mercedes ha avviato nel 2012, quando ha annunciato 40 assunzioni e ha recuperato Aldo Costa e Geoff Willis. E la ristrutturazione dell’organigramma secondo Eddie Jordan non è finita perché anche Paddy Lowe come Hamilton è in procinto di imboccare la strada che porta dalla McLaren alla stella a tre punte, a scapito proprio di Brawn che giovedì mattina, in conferenza stampa straordinaria a Brackley, prima che le voci si facessero più fitte ha voluto ribadire ai giornalisti che la responsabilità sportiva e tecnica resta a lui.

Quello che è scattato è piuttosto un piano di successione a lungo termine, “molto simile – dice Brawn – a quanto è successo alla Ferrari prima che me ne andassi”. Wolff comunque glissa: “Sarebbe stupido parlare di rimpiazzare qualcuno. Spero che Ross resti più a lungo possibile”.

Nel frattempo si modifica anche la suddivisione delle quote, perché Mercedes ridistribuisce il 40 percento che ha riscattato all’uscita di Aabar e che va per tre quarti a Wolff e per il rimanente a Lauda. Il resto è tutto nelle mani di Daimler.

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