Michelin apre al ritorno. Ecclestone frena: “C’è un contratto con Pirelli”

giovedì 29 agosto 2013 · Politica
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Non c’è una vera trattativa, ma Michelin è in esplorazione. Nell’intervista concessa a Le Figaro, i vertici del Bibendum confessano che l’intenzione è concreta: “Siamo pronti a discutere un utilizzo diverso dei pneumatici”. Perché ai francesi non piace l’idea delle gomme a durata limitata che la Federazione ha concepito e ha imposto dal 2011. Dice Pascal Couasnon: “Cambiare un pneumatico dopo pochi giri non dà una bella immagine di un prodotto così importante per l’industria dell’auto”.

Pirelli su questo aspetto non fa storie, né le ha fatte mai. Paul Hembery nel 2011 nell’intervista esclusiva a F1WEB.it, in merito ai rischi d’immagine per il mercato di serie, sottolineava: “Le caratteristiche di queste gomme per la Formula 1 sono completamente diverse da quelle delle gomme per le stradali, perché fanno due lavori del tutto diversi”.

Differenze che vanno oltre l’aspetto dei consumi. Perciò Michelin intende lavorare su un prodotto che abbia rilevanza maggiore per lo sviluppo della tecnologia delle auto di tutti i giorni, in modo da dirottarne al marketing i costi di ricerca. Allora il presupposto per l’impegno a lungo termine è l’adozione dei cerchi da 18 pollici contro quelli da 13. La condizione una volta l’aveva suggerita pure Pirelli, poi la FIA alzò un muro. Anche in chiave 2014 aggiungere 5 pollici non è un passaggio indolore dal punto di vista tecnico, verso una stagione che di novità ne porta già parecchie.

Ma i nodi su cui insiste Michelin sono anche altri: “Non abbiamo mai cambiato il nostro approccio. Vogliamo che in Formula 1 ci sia il confronto fra i fornitori di gomme“. La FIA invece per contenere i costi vuole il monopolio.

Lo scoglio, adesso, è soprattutto il tempo: Michelin s’era offerta nel 2010, poi non ha più lavorato al progetto. La risposta dalla FIA la vuole in tempi brevi: “Non più tardi di ottobre. Abbiamo bisogno di un periodo fisico per produrre le gomme”.

Al netto delle pretese d’ogni natura, Bernie Ecclestone frena: “La FOM ha un contratto con Pirelli”. L’articolo 25.1 del regolamento sportivo invece precisa che la designazione del fornitore spetta alla FIA piuttosto che alla società che organizza il Mondiale. Bernie insiste: “La FIA fa le regole, non ha peso sulle questioni commerciali”. Perché Ecclestone su questo è stato furbissimo: legare l’appalto delle gomme alle sponsorizzazioni sui circuiti. E adesso il gioco lo conduce lui.

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