Monza, alla ricerca della scia perduta: la scommessa che ha innervosito la Ferrari

lunedì 9 settembre 2013 · Gran Premi
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La società di Ecclestone per motivi di copyright lo bloccava e puntualmente qualcuno andava a ricaricarlo. Il team radio di Fernando Alonso nelle qualifiche di Monza aveva ottomila visualizzazioni su YouTube dopo nemmeno quattro ore: “Quindi c’è da lasciarlo passare. Veramente siete dei scemi (sic). Mamma mia ragazzi”. Scemi oppure “geni”, secondo l’interpretazione dell’ufficio stampa del Cavallino. Ma cambia poco perché il messaggio non vuole essere un complimento alla lucidità del muretto.

Acque agitate, quindi. Spiega Nando: “Mi riferivo a quello che era successo con Rosberg. C’era tutto il tempo del mondo e siamo usciti dai box mentre lui faceva il giro veloce”. Alonso in quel momento non si è ancora lanciato, perciò per non incorrere in sanzioni per ostruzionismo deve farsi da parte e rischia di perdere contatto su Massa che gli sta davanti e che nei piani della Scuderia deve dargli la scia e tirarlo sui rettilinei nell’ultima manche di qualifica.

È un gioco che fa solo la Ferrari. Gli altri girano in solitaria e non pare ne risentano. Nel paddock c’è Flavio Briatore, nemmeno lui è convinto della tattica delle scie: “Sono robe che danno poco. Quando si organizza una scia non mi sembra che vada sempre bene. E comunque chi fa la scia dovrebbe andare più forte di chi sta dietro”.

Già: Massa in quel momento gira con gomme usate perché si è bruciato un treno di morbide in Q2. Quindi sulla carta la strategia non può pagare. Invece Felipe curiosamente viaggia più forte di Fernando che sotto l’effetto dell’ira fa un’imprecisione alla Roggia nel primo tentativo e poi a un certo punto sbotta quando il team gli ordina di chiudere il gap: “Felipe è troppo lontano”.

Alla fine la differenza tra le due Ferrari vale un centesimo di secondo a favore di quella che la scia l’ha data. Oltre al fatto che lo speed-trap della prima variante registra la velocità di punta migliore nel ruolino personale di Matador alle 14:07, cioè in Q1, quando le rosse girano senza il cordone virtuale della scia.

Alonso in parco chiuso difendeva la squadra, soprattutto per distendere le tensioni che aveva contribuito ad alimentare: “Felipe mi ha aiutato. Mi ha dato un decimino, forse un decimo e mezzo. Mi ha pure aspettato in parabolica, è stato molto gentile”. Massa invece nega: “Non ho aspettato proprio nessuno. Anzi, ho spinto perché cercavo di prendere la scia di Webber”.

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