Liquida Massa e riprende Raikkonen: la Ferrari nel 2014 è l’unica con due leader

mercoledì 11 settembre 2013 · Mercato
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Il mercato si sblocca dall’impasse: Kimi Raikkonen nel 2014 torna a vestire l’uniforme della Ferrari con una mossa che radiobox dava per plausibile già un anno fa e che poi era sfumata. Iceman non è il primo che riappare sul libro paga del Cavallino dopo una parentesi altrove: l’avevano fatto già Ascari, Hawthorn, Ickx, Regazzoni, Andretti e Berger. A luglio quando era ancora nel mirino della Red Bull anticipava: “A qualcuno la decisione sul mio futuro potrà sembrare strana”. Appunto.

Perché la Ferrari è pur sempre la squadra che nel 2009 se l’è tolto dai piedi per votarsi a san Fernando e ha fatto in modo che Banco Santander gli pagasse l’anno sabbatico. Raikkonen comunque a Monza era accomodante, metteva da parte la questione della dignità e guardava avanti: “Certe situazioni potevano essere gestite in maniera diversa. Però il passato è passato. Io non ho problemi con nessuno. Se incrocio Montezemolo ci salutiamo”.

Al Gran Premio d’Italia, nel paddock Montezemolo c’era. Parlava di Raikkonen, ma per confondere le acque faceva pure i nomi di Nico Hulkenberg e Paul Di Resta: “In settimana affronteremo il tema dei piloti e prenderemo delle decisioni. Spero giuste”.

Felipe Massa nel frattempo preparava l’addio dopo otto anni a Maranello. Undici se si calcolano pure le stagioni ai collaudi. In tutto, oltre cento corse con la Ferrari. L’anno scorso la squadra l’aveva confermato perché non c’erano alternative. Stavolta a Monza, ai microfoni di RaiSport, Felipe confessava: “Non vuol dire che il mio futuro deve essere per forza rosso. Dobbiamo vedere di fare quello che è meglio per me e quello che è bene per la squadra”. Il benservito l’ha ufficializzato lui stesso, martedì sera su Twitter, prima ancora che si esprimesse il team: “Gli faceva piacere scrivere lui una nota. Per cui – dice la Ferrari – gli abbiamo dato questa possibilità”. Sulla destinazione, invece, no comment.

Dalle chiacchiere Alonso s’era mantenuto alla larga, in un week-end in cui ne aveva fatte già troppe, e nemmeno tanto carine: “Io devo rimanere neutro su questo aspetto. È una decisione della squadra, nessun nome mi interessa di più o di meno di un altro. Fondamentalmente perché ho un rispetto enorme per Felipe e per quello che ci dà. Se la squadra ritiene che deve rimanere io posso essere solo felice”.

Perché l’effetto del ritorno di Iceman cambia soprattutto lo schema gerarchico. Jackie Stewart al ribaltone non ci credeva: “Semplicemente perché ad Alonso non farebbe piacere”. Di tutti i team, adesso il Cavallino è l’unico con due leader.

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