Nostalgia di rosse che vincevano: Simone Resta su Twitter con la F2004

venerdì 13 settembre 2013 · Amarcord
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Alonso non vince dalla Spagna, Vettel non perde un colpo, il rush finale si fa ostico. E la nostalgia prende il sopravvento. Simone Resta che ha coordinato il progetto della rossa del 2013, martedì sera negli stessi minuti in cui Massa annunciava l’addio al Cavallino Rampante, su Twitter lanciava la foto della Ferrari F2004 e scriveva: “Una delle rosse più vincenti di sempre”. Più che vincente: dominante. Tre sconfitte in diciotto gare.

Alla presentazione ufficiale, Ross Brawn già si sbilancia. La etichetta come “la migliore Ferrari mai realizzata”. La F2004 è la cinquantesima rossa da Formula 1, non ha né il musetto a tricheco della Williams FW26, né quello a formichiere della McLaren MP4/19. Nessuna stravaganza nelle forme. Rory Byrne va sul sicuro: “Abbiamo rielaborato i concetti vincenti che abbiamo sperimentato negli anni”.

A stupire poi ci pensa Michael Schumacher, nel collaudo a Fiorano: 700 chilometri senza grattacapi, miglior tempo di 55.999, mezzo secondo meglio della F2003-GA dell’anno precedente.

Fa tremare anche il motore. Codice 053, viene dallo staff di Paolo Martinelli: è integrato nella progettazione del telaio, è più resistente e più compatto; soprattutto, conserva un’affidabilità eccellente e non soffre il nuovo regolamento che impone ai propulsori di durare per tutto il week-end. La potenza esatta resta top secret. Ma la stampa scrive di 900 cavalli, da far invidia all’unità della BMW che fino al 2003 aveva difeso il primato nel paddock.

Ne viene fuori un predominio tecnico e sportivo che schiaccia la concorrenza e ammazza il campionato. Trovano un varco solamente Jarno Trulli, Kimi Raikkonen e Juan Pablo Montoya. Per il resto va in scena una competizione a senso unico. Anche più soffocante e più monotona del monologo della Red Bull.

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