Gran Premio di Gran Bretagna 2014, qualifiche

sabato 5 luglio 2014 · Race highlights
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Testa bassa, passo lento, mille pensieri sotto il casco e il piglio di chi capisce che l’ha fatta grossa. Hamilton a Silverstone si fuma l’ultimo giro mentre scende la pioggia, lo saltano Rosberg, Vettel, Button, Hulkenberg e Magnussen: “Tutto mio l’errore, il muretto non c’entra”. Aveva la pole e scivola in terza fila. Rosberg ne mette a segno un’altra.

Notte fonda. E dire che Alonso l’aveva intuito: “Temo più la pioggia che la pista”. La Ferrari non esiste, paga il solito atteggiamento conservativo, nel primo segmento di qualifica scende in pista quando la pioggia è più fitta e si fa eliminare. Clamorosamente e miserabilmente. Ma Nando più che arrabbiato è rassegnato: “Per il mondiale non se ne parla”. E forse mai se n’è parlato quest’anno.

Mal comune. Resta nella trappola del maltempo e dell’eccesso di fiducia anche la Williams. Che però fa leggermente meglio della rossa e si piazza in ottava fila. Nemmeno loro cercano scuse: “Un errore imperdonabile”.

Provvedimenti. La Fia gli ha trovato poco più di mezzo litro di benzina nel serbatoio, quando invece le regole ne chiedono almeno due per i controlli: Maldonado che s’era fermato per un problema di pressione di carburante perde il tempo di qualifica e viene retrocesso in penultima fila, avanti alle Caterham che non rientrano nel 107%.

Donna al volante. Per via di un guasto nel circuito di pressione dell’olio, dura solo quattro giri senza un crono di rilievo il debutto ufficiale di Susie Wolff che venerdì sostituisce Bottas alla Williams nella prima sessione di prove libere. In linea con le boiate di Ecclestone, giovedì Perez l’aveva accolta con una battutaccia da bar: “Farebbe meglio a stare in cucina”.

Gli interventi. Il circuito di Silverstone comunica che rispetto all’edizione del 2013 è stata rimossa l’erba artificiale, è stato prolungato il muretto alla curva di Brooklands ed è stato migliorato il drenaggio. Nessun riferimento al cordolo della curva 4 che Pirelli incriminava per il cedimento dei pneumatici…

Contratti e dintorni. Si comincia a parlare seriamente di mercato. Su tutti i fronti. Lotus lascia Renault e passa con Mercedes. Quanto ai piloti, Raikkonen ipotizza di smettere dopo il 2015, Alonso si dice aperto a ogni eventualità, e Button – che in Inghilterra sfoggia il casco rosa per ricordare papà John – se la prende per i commenti di Ron Dennis che gli ha chiesto di più: “La McLaren – risponde Jenson – non è l’unica squadra di Formula 1”.

Caterham 2.0. Formalmente la squadra è la stessa, ma adesso la gestisce Colin Kolles. Che non ha un passato brillante perché gli è andata sempre male, con Midland, Spyker e Hispania. Per il 2015 puntava su Forza Rossa con il supporto della Ferrari e del governo rumeno. Invece: “Non mi aspettavo di tornare in Formula 1 in questo modo. Ma senza il nostro piano di salvataggio, la Caterham non sarebbe a Silverstone”.

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