Quella manina tedesca che (forse) ha aiutato la Ferrari sul motore ibrido

venerdì 11 settembre 2015 · Politica
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Ha portato alla ristrutturazione dell’organico, ha accelerato l’addio di Montezemolo, ha convinto Alonso a guardare altrove, ha fatto cadere la testa di Luca Marmorini, a dicembre ha condannato anche Fry e Tombazis. Sul campo di Maranello la rivoluzione ibrida lascia vittime illustri, la Ferrari sui nuovi motori aveva imboccato una linea di progettazione infeconda e poi improvvisamente ha ritrovato la strada.

Lo notava Helmut Marko dopo il Gran Premio del Bahrain: “Guardate la Ferrari dov’era l’anno scorso e guardate dov’è adesso”. I numeri, quelli più recenti, dopo i tre gettoni di sviluppo del motore a Monza dicono che al Cavallino mancano solo due decimi appena per la vetta.

L’uomo della svolta si chiama Wolf Zimmermann: è lui il guru dell’ibrido della stella a tre punte, Mercedes lo libera, lui finisce nelle file della Scuderia, si porta appresso tanti segreti e consiglia i fornitori giusti. “È una di quelle cose che non si possono dimostrare, ma io – sempre Marko – sono sicuro che la Mercedes ha aiutato la Ferrari col motore. E sappiamo tutti perché”.

Perché la Formula 1 dietro le quinte è soprattutto politica: Stoccarda interviene in soccorso del Cavallino che per restituire il favore cambia approccio nelle contrattazioni sui regolamenti, limita le critiche ai motori della nuova generazione, s’impegna a votare il V6 turbo anche oltre il 2017, come chiede la Mercedes. Appunto.

Un’altra lettura la dava Flavione Briatore nell’intervista su Repubblica a fine agosto. Tra quelli che sospettano la combine c’è pure lui: “Ma più che una mano – dice – io dico che è stata una manina. Se no Mercedes rischiava troppo”.

Sulle motivazioni, piuttosto parla di spettacolo, di quella necessità improrogabile di tenere insieme lo show del circo: “E se io fossi alla Mercedes, mi sbrigherei anche a dare i motori alla Red Bull. Per vincere devi avere qualcuno contro cui gareggiare. Le gare sono quello che manca alla Formula 1. Il primo obiettivo di un team come la Mercedes è quello di ricominciare a fare le gare. Il secondo è vincerle”.

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