Un anno di ansia da scoop: tutte le anticipazioni che non ci hanno preso. Con le prove

mercoledì 30 dicembre 2015 · Mass media
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Insegna il dizionario Garzanti, ogni scoop è “notizia sensazionale pubblicata in esclusiva o prima degli altri”. È scoop l’anticipazione che dà visibilità, regala citazioni, nelle maglie della rete procura retweet e like. Fighissimi. Chi c’azzecca si bulla, chi non ci prende mica si scusa, casomai s’attorciglia in rettifiche e altre bufale. Di casi patetici la Formula 1 nel 2015 ne ha visti parecchi. Questi alcuni. Tutti documentati. A dimostrazione di quant’è facile costruire senza basi.

Il musetto della Ferrari. A dicembre la Gazzetta annuncia “la Ferrari col muso stile Red Bull”, ovvero: “Addio alla papera, la vettura 2015 può adottare il bulbo introdotto da Newey”. A gennaio già emergono dettagli verso un’altra direzione. Omnicorse allora riporta che “ci sono stati lavori di sviluppo sull’aerodinamica che hanno portato a valutare anche un muso più in stile Mercedes“. Il naso della rossa del 2015 non è né quello della Red Bull né quello della Mercedes.

Il successore di Bernie Ecclestone. Il 10 dicembre 2014, Autosprint sul sito anticipa un’indiscrezione per tirare la vendita del numero che sta per uscire in edicola. Si parla dell’uomo “che si metterà a capo delle società che gestiscono il business della Formula 1”. C’è anche il nome: Paul Walsh, ex amministratore delegato di Diageo. Sembra la fine dell’impero di Ecclestone. Sembra.

La livrea della McLaren. Il sito Nextgen-Auto.com svela che a seguito della scissione fra Mercedes e McLaren, la livrea cromata argentata è destinata a trasferirsi sulle macchine di Hamilton e Rosberg. Frottole. Resta tutto come l’anno prima.

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