Austin conferma il Gran Premio in Texas. Ma Charlie Whiting fa la corte a Watkins Glen

giovedì 10 marzo 2016 · Dal paddock
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Guadagna terreno su tutti i fronti l’America della Formula 1. E tutto in un giorno poi. Sono tre i fatti di rilievo che arrivano dagli States. Il primo: Brad Hollinger di Vibra Healthcare compra le quote di Toto Wolff alla Williams e diventa il secondo stakeholder di Grove, praticamente è secondo solo a sir Frank. Un onore. Ancora: Alexander Rossi quale unico yankee con la superlicenza rientra in Manor dalla porta di servizio dopo l’asta infida con Harianto per l’assegnazione dell’ultimo volante. Soprattutto, dal Texas arriva l’annuncio della conferma del Gran Premio degli Stati Uniti.

C’era ancora l’asterisco nel calendario ufficiale della Fia, la gara è andata vicinissima alla cancellazione perché l’amministrazione dello stato aveva tagliato del 20% i fondi al circuito. In numeri, mancavano 5 milioni di dollari.

Soldi che in qualche modo alla fine qualcuno ha scovato, così Austin non solo avrà la Formula 1, ma pure Taylor Swift nel concerto di sabato: “E non potevamo pensare a niente di meglio – dicono i promotori – per celebrare il quinto anno della Formula 1 da noi”.

Non è finita perché Austin per la prossima edizione promette pure l’ampliamento dei parcheggi e il rimborso del 105% sul biglietto d’ingresso in caso di pioggia sopra i 5 centimetri, qualora il meteo faccia i capricci come l’anno scorso quando è arrivato l’uragano Patricia.

Insomma l’intenzione di costruire sulla Formula 1 c’è tutta. Il carisma evidentemente ancora no. E il caso ha voluto – ma chissà se davvero di caso s’è trattato – che mentre Austin dava la conferenza stampa per annunciare le novità, dallo stato di New York le agenzie abbiano messo in rete le sviolinate di Charlie Whiting al circuito di Watkins Glen dopo il sopralluogo della settimana scorsa:

I think the track looks marvellous. I am really, really impressed with the work that has been done. It has been done to a very, very high standard.

I think it is one of the most charismatic circuits in the US. There are newer ones like the Circuit of the Americas but it hasn’t got the character that this has got. It is always a pleasure to see how things are done over here, to see how well things can be done without going to the silly levels of some of the modern tracks that get built by very wealthy governments.

Un endorsement a tutti gli effetti, con quella frecciata di chiosa alle piste di nuova generazione. E chissà Ecclestone come l’ha presa.

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