Il consiglio di Briatore: Ferrari, via dall’Italia, meglio in Inghilterra. Come voleva Barnard

sabato 25 giugno 2016 · Dal paddock
tempo di lettura: meno di 1 minuto

I team con base inglese pesano le ripercussioni del referendum sull’uscita dall’Europa, ma il Regno Unito resta storicamente il centro nevralgico della Formula 1. Tant’è che Flavio Briatore nell’intervista su Gr Parlamento vede un futuro inglese anche per la rossa nazionale. E dice:

La Ferrari per vincere non deve cambiare i manager, deve internazionalizzarsi, difficile che qualcuno venga a Maranello. Sono stato venti anni in Formula 1 e le cose non succedono con i miracoli, ma con creatività e materiale umano.

In Inghilterra ci sono dieci team in un raggio di cinquanta chilometri, Maranello paga dazio su questo, bisogna capire che la Formula 1 è in Inghilterra.

Noi con Benetton prima e Renault dopo avevamo la base in Inghilterra, la Mercedes che è tedesca fa la Formula 1 in Inghilterra. Se fai la Formula 1 devi avere almeno un’antenna tecnologica in Gran Bretagna.

Ci aveva già pensato John Barnard alla fine degli anni Ottanta: aveva spillato al cavallino sei miliardi di lire di stipendio e la concessione per dislocare il reparto tecnico di Maranello nel Surrey. Fu polemica sulla minaccia all’identità nazionale. Aveva dovuto mettere un freno Marco Piccinini: “Meglio vincere parlando inglese che perdere parlando modenese”. Ma oggi la Ferrari che lingua parla?

Benetton, Briatore, Ferrari, Renault,