Raikkonen è (di nuovo) un caso: “Il futuro è nelle sue mani”. E c’è Perez verso Maranello

lunedì 27 giugno 2016 · Mercato
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Arrivabene dice che non c’è fretta: “Ne parliamo più in là”. Ma precisa: “Stiamo pensando di rinnovare”. Il contratto di Raikkonen scade quest’anno e va ridiscusso dal primo all’ultimo punto, com’è stato un anno fa quando la rossa strategicamente prima di siglare il nuovo patto ha fatto prima scadere l’opzione di luglio per non estendere le vecchie condizioni.

Oggi Iceman è un’altra volta un caso. Comunque più per la stampa che per il team: “Kimi – spiegava Arrivabene a Baku – ha dimostrato di essere un grande compagno per Seb. Analizzando i dati si può vedere come in certi settori fosse anche più veloce di Vettel”. In certi, ma non dovunque.

Ad ogni modo: “Il futuro è nelle sue mani”. Perché le opzioni ovviamente ci sono. Allettanti per potenziale e impatto visivo. Un anno fa erano Hulkenberg o Bottas, adesso su tutti spicca il nome di Sergio Perez, per il quale il passaggio a Maranello andrebbe a riallacciare il filo che s’è spezzato nel 2012 all’epoca dell’accordo con la McLaren. Quando la Ferrari comunque già aveva scelto che in Accademia sarebbe andato avanti Bianchi e non lui.

Perez è in progressione, viene dai podi di Montecarlo e Baku. Ma alla Ferrari interessa soprattutto per ragioni commerciali, per aprire una nuova finestra sull’America e perché da sempre Perez è appoggiato da Carlos Slim tramite Telmex. Che secondo la stampa tedesca s’è offerta per pagare una quota dell’ingaggio.

Force India si dice disposta a liberarlo. Ma Prost a Torino faceva una riflessione saggia: “Certi piloti sono ottimi in un team medio. Quando vanno in un top team non mantengono il livello di performance“. A Perez è già successo, un anno alla McLaren l’ha triturato psicologicamente.

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