Bernie Ecclestone è il nuovo direttore sportivo della McLaren. Primo obiettivo: “Cacciare l’Honda”

sabato 1 aprile 2017 · Politica
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Teoricamente l’era di Bernie Ecclestone era finita con l’avvento di Liberty Media che l’aveva destituito e l’aveva rimpiazzato con Chase Carey. Teoricamente perché l’uomo col caschetto è soprattutto l’uomo delle mille risorse e delle mille vite.

Non pago, oggi Bernie torna nel paddock come direttore sportivo della McLaren, un gradino più in basso rispetto a Zak Brown che resta direttore esecutivo, sullo stesso livello comunque di Eric Boullier che è racing director.

Woking in pratica riempie una casella che era vacante nell’organigramma della McLaren dal 2014, dall’uscita di Sam Michael nella ristrutturazione in vista dell’avvento dell’Honda.

Da parte sua, Mr. E torna a occuparsi direttamente degli aspetti sportivi di un team di Formula 1 a trent’anni dall’esperienza della Brabham. E in un certo senso si prende una piccola rivincita perché dimostra al paddock e al mondo che la Formula 1, in un modo o nell’altro, ha ancora bisogno di lui. Dice:

They tried to kill me, but as you see I will never die. You put me off and I’m going back. I’m always here. I’m too smart.

Obiettivo numero uno: rimettere la McLaren sulla strada per la vittoria. Il team s’è già mosso per cercare la Mercedes e chiudere con l’Honda. Prima della gara di Melbourne la Bbc riferiva che Boullier avesse già incontrato “brevemente e amichevolmente” i vertici di Stoccarda. E su quella linea intende lavorare anche Ecclestone.

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