Singapore, la foga delle mosse estreme: adesso la pressione di vincere può condannare Vettel

lunedì 18 settembre 2017 · Gran Premi
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Tutti assolti, che in questi casi significa tutti colpevoli più o meno nella stessa misura. Si chiude senza provvedimenti disciplinari l’inchiesta della Fia sull’autoscontro alla partenza del Gran Premio di Singapore, una lotta a tre per lo stesso fazzoletto d’asfalto. Restano i danni, materiali e morali.

È un passaggio cruento Singapore per la Ferrari che brucia un’occasione d’oro, una notte da incubo nel 2017 come nel 2008. All’epoca fu la frittata al pit stop, Massa nel parapiglia dell’incidente di Piquet usciva dai box col serpentone del rifornimento agganciato. Alla Direzione Sportiva c’era Domenicali: “Siamo delusi, ma non siamo sconfitti. Reagiremo”.

C’è una montagna da scalare pure adesso, le piste da qua alla fine del mondiale sorridono più a Stoccarda che a Maranello. Ha la faccia stanca perciò Maurizio Arrivabene, prova a farsi coraggio da solo: “Non è finita, è solo più difficile, ma non è finita”.

A caldo, poche parole sull’episodio del via: “Non mi sento di commentare. Ma ho trovato singolare che abbiano convocato prima i nostri piloti e poi gli altri”. Su Twitter nel frattempo l’ufficio stampa della Ferrari allude alle responsabilità di Verstappen:

VER took #Kimi7 out and he went to #Seb5. What we tweeted was a factual description of events, no need to speculate on this.

Red Bull non ci sta, Horner rifiuta ogni imputazione: “Chiunque sta cercando di mettere qualche colpa addosso a Max deve fare un esame della vista”.

Vettel da parte sua non tira accuse a nessuno: “Non sono sicuro di quello che è successo”. Una certa colpa morale la intuisce, se non altro perché poteva fare il ragioniere, risparmiarsi la foga delle mosse estreme sotto il peso della pressione di vincere che gli mette il ruolo del leader. E che gli trasmettono certe uscite incoscienti di Marchionne. È un aspetto su cui malignamente batte pure Verstappen:

You shouldn’t take those risks to squeeze someone that much, you can see what happens, Lewis is leading the race and the three of us are out.

La verità è che Seb a Singapore dal punto di vista tattico fa una leggerezza imperdonabile. Da pollo considerate le premesse, cioè che Verstappen per la prima curva fosse pronto all’impossibile.

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