Ultimo giorno di scuola, con qualche addio: ad Abu Dhabi cala il sipario sul 2017

giovedì 23 novembre 2017 · Dal paddock
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Cala il sipario su una stagione che prometteva scintille e che in effetti scintillante è stata prima che la Ferrari incappasse negli incidenti di percorso della trasferta asiatica. È un dato di fatto, alla vigilia di Abu Dhabi le motivazioni d’interesse si fa fatica a trovarle, Yas Island accoglie un circo stanco che solo l’inerzia trascina verso la fine.

È l’ultimo giorno di scuola, Massa chiude la carriera, l’Honda chiude con la McLaren, la Sauber chiude da squadra indipendente dal momento che le infiltrazioni della Ferrari – e di FCA – si fanno sempre più massicce sul piano politico. L’ultima ipotesi delinea il rilancio dell’Alfa Romeo, forse una cessione, forse uno sconto sui motori.

Ma il Gran Premio di Abu Dhabi di domenica è soprattutto quello che manda in pensione le macchine con gli abitacoli scoperti perché dal 2018 debutta l’halo. Con strascico polemico. Dice Hamilton:

It’s the last race of the years where it looks good, the last race where it’ll look good. I think from next year it’s all downhill… safety will go up at least.

Già, la sicurezza. Con l’halo la Federazione vince una battaglia snervante per l’introduzione di un sistema di sicurezza passiva che non trova unanimità. Il pubblico ne fa una questione estetica, per le squadre c’è soprattutto un nodo tecnico, “strutturale, più che aerodinamico” spiegava Paddy Lowe:

Probably the major area is how efficiently you can provide the mounting requirements to meet the loads. How much weight do you have to throw at that problem? Because it’s all weight.

È la prima sfida verso un campionato senza rivoluzioni rilevanti dopo il terremoto delle macchine extra large.

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