La conferma di Todt alla Fia, le polemiche per Jorda, il 16 di Leclerc e le sentenze di Trulli

domenica 10 dicembre 2017 · Snack news
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Incontestabile. C’era un solo candidato alla presidenza della Federazione, per cui di fatto l’elezione non c’è stata: Jean Todt venerdì è entrato nel terzo mandato, l’ultimo secondo quanto impone lo statuto.

Smalto e motori. Dove c’è Jorda, c’è polemica: sempre venerdì la Fia ha inserito Carmen Jorda nella commissione Women & Motor Sport che si batte per la piena partecipazione delle donne nelle categorie dell’automobilismo sportivo. Una nomina che è un controsenso in effetti, perché Jorda – ex tester (?) di Lotus e Renault – a ottobre chiedeva un campionato separato, gli uomini da una parte e le donne dall’altra. Altro che pari opportunità. E la reazione social delle colleghe, Pippa Mann in testa via Twitter, non s’è fatta attendere.

Chi tardi arriva. Leclerc sceglie il 16 come numero permanente per correre in Formula 1. Ma voleva il 7, che è già bloccato da Raikkonen. E il 10, che invece è bloccato da Gasly.

Figure di m. La trattativa fra Williams e Kubica non si sblocca, per cui i manager di Oliver Rowland ne approfittano per farsi pubblicità, fanno sapere che in lista per quel posto c’è anche il loro assistito. La replica della Williams: “Non ne abbiamo mai parlato”.

Triple pass. È di Ricciardo il sorpasso dell’anno nella hit parade che f1.com ha stilato in base al voto online, si tratta della mossa vincente su Stroll, Hulkenberg e Massa in fondo al rettilineo di Baku, nella gara della ruotata di Vettel a Hamilton.

Core ‘ngrato. Acido e autobiografico, nell’intervista per superscommesse.it, Trulli spara a zero sulla Formula E: “Penso che questo campionato, pur essendo una bella esperienza, rappresenti purtroppo un punto di arrivo per la carriera di un pilota, è una categoria in cui vanno a correre piloti che non hanno altri sbocchi”. Tipo lui che s’era fatto addirittura una squadra nel 2014 per essere certo di avere un posto.

Amarcord. Il 10 dicembre del 2007 diventa carta straccia il patto pluriennale tra Alonso e la McLaren, di comune intesa e senza un soldo di penale, Briatore si riprende la gallinella dalle uova d’oro, batte sul tempo Toyota, Red Bull e Williams. Il diario dei Gran Premi di F1WEB.it è disponibile in print-on-demand su ilmiolibro.it.

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