Arbitri e gentlemen

giovedì 15 marzo 2018 · Politica
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Entra in servizio alla Ferrari dal 20 settembre Laurent Mekies, ex vice di Charlie Whiting e delegato della Fia per la sicurezza in Formula 1. Un colpaccio di mercato che può indirizzare il finale del mondiale perché Mekies praticamente conosce segreti e magagne di tutto il paddock e chiaramente se li porta a Maranello.

Come Marcin Budkowski che Renault ha tolto dal mercato sei mesi fa, innescando una riflessione che oggi si ripropone: la regolamentazione sulla diaspora dei tecnici della Fia che da arbitri vanno a fare i giocatori.

Casi frequenti, prima ancora di Budkowski il paddock s’è scornato su Gilles Simon che doveva partecipare al bando per la fornitura dell’ibrido con un’azienda sua.

Alla fine la Federazione non può vincolare nessuno, piuttosto le squadre possono darsi un codice di autoregolamentazione. Di cui in effetti s’è discusso a Sepang l’anno scorso, quando la Ferrari era tra quelle più agguerrite sulla questione.

All’epoca l’accordo s’era trovato, un’estensione del gardening leave da sei a dodici mesi. Dice Boullier della McLaren:

It was agreed by all teams at the last Strategy Group meeting that no key technical FIA employees would be employed by a race team within 12 months of leaving the FIA.

Un patto tra gentiluomini insomma. Che Ferrari e Mekies adesso stanno violando. La chiosa la mette Martin Brundle: “In Formula 1 non esistono gentlemen. E mai ci saranno”.

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