Gran Premio del Giappone 2019 a Suzuka: sintesi, risultati, parole e statistiche
lunedì 14 ottobre 2019 · Race highlights
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Tutto in un giorno, a Suzuka qualifiche alle 10 e gara alle 14 dopo la cancellazione del sabato per allerta meteo, la riprova che la compressione del formato del weekend è un’operazione fattibile almeno tecnicamente, meno mediaticamente. Soprattutto col fuso asiatico.
L’ordine d’arrivo. Bottas su Vettel e Hamilton, a punti Albon, Sainz, Ricciardo, Leclerc, Gasly, Perez e Hulkenberg. Ritirato solo Verstappen.
Il momento chiave. La partenza: Vettel si fa scappare la frizione, Leclerc è lento, insomma Bottas dopo duecento metri è già in testa. Non solo: tempo di arrivare alla prima curva e Leclerc si tocca con Verstappen, rompe una bandella dell’ala anteriore e deve fare un pit stop. A quel punto è tutta in discesa la gara per la Mercedes.
Chi ha vinto. Bottas, perché Hamilton potrebbe fare pure una sosta in meno, invece la squadra vuole rispettare i patti, anche a costo della doppietta. Williams e Haas che dopo gli incidenti in qualifica di Kubica e Magnussen fanno una corsa contro il tempo e in tre ore rimettono in sesto le auto.
Chi ha perso. La Ferrari che sul passo di gara oggettivamente non ha la macchina migliore e comunque la vittoria non se la gioca nemmeno, rimedia una sconfitta sonante dopo la prima fila che apriva alla potenziale doppietta. La chiosa di Vettel:
We had a very good morning, but the afternoon was less good in terms of the result we were able to achieve as a team.
L’assoluzione. E non c’è sanzione per la falsa partenza di Vettel, in perfetta coerenza con il precedente di Bottas a Spielberg nel 2017: i sensori ammettono una tolleranza, altrimenti la Fia dovrebbe punire tutti gli assestamenti che fanno le macchine mentre sistemano il cambio.