Istanbul, che qualifiche (e che asfalto): Stroll mette la Racing Point in pole position

sabato 14 novembre 2020 · Gran Premi
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Istanbul come Portimao, nuovo asfalto e poco grip. Con l’aggravante che a Istanbul le squadre hanno trovato 5 gradi in meno. Per cui i piloti certi problemi se li aspettavano già dopo l’ispezione di giovedì: “Sarà interessante vedere come va”, diceva Ocon.

Più che interessante è scioccante. Scioccante vedere le auto che vanno anche dieci secondi più lente rispetto alle simulazioni. Al punto che la Mercedes nemmeno cerca la prestazione nelle prove libere.

Pirelli dice che l’informazione sul rifacimento dell’asfalto è arrivata troppo tardi, quando la nomina delle mescole – troppo dure – era già ufficiale. Di qui la necessità di imporre l’aumento della pressione minima, comunque sulla base dei riscontri delle squadre.

Da parte sua l’organizzazione nella notte ha fatto girare a tempo perso le vetture stradali per stendere gomma e portare aderenza. Non è servito, da un lato perché un’auto stradale non è un’auto da competizione, dall’altro perché sabato mattina è arrivata la pioggia e ha lavato la pista. E sul bagnato, la qualifica diventa una sfida in cui servono talento e fortuna. Dice Albon:

When you’re shifting to sixth gear, even seventh gear in the wet, and you’re getting wheelspin and the car is aquaplaning across the track, that’s not very fun. It’s more about the danger of it. I think we’ve been lucky not to have a big crash today. We’ve had some close calls obviously.

Finisce con una griglia di partenza scombinata e inusuale, Mercedes perde la prima pole dell’anno proprio quando iniziava a parlare di farle tutte. In testa, Stroll mette la Racing Point davanti a Verstappen e Perez, viene indagato per inosservanza delle gialle, ma la passa liscia. Disperse le Ferrari che escono in Q2.

E affinché non si dica che per via della pandemia da coronavirus non c’era nemmeno un cane a guardarsi le prove, l’organizzazione un cane pensa bene di farselo sfuggire. Non è la prima volta che succede in Formula 1 e non è la prima volta che succede là: è capitato nel 2008, Bruno Senna ha falciato un randagio nella gara di GP2. Una falla gravissima.

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