Le Castellet, pista nuova ma non troppo: la Francia cerca spettacolo (con una ditta italiana)

mercoledì 16 giugno 2021 · Dal paddock
tempo di lettura: 2 minuti

Che poi, a guardare i numeri, il quadro non è nemmeno tanto drammatico: 73 sorpassi in due edizioni, secondo i calcoli di Racefans.net. Certe piste sono messe peggio. Ad ogni modo, Le Castellet dal 2019 ha lavorato a una serie di migliorie che la Formula 1 scopre questo weekend.

Riguardano quasi il 70 per cento della lunghezza del tracciato, tutte le curve – meno quella di Signes – sono nuove. Non stravolte, comunque.

Perché in effetti questa ristrutturazione nasce da due necessità che con lo spettacolo non c’entrano direttamente: aumentare il grip e migliorare il drenaggio dell’acqua in caso di pioggia. E in caso di azionamento dell’irrigazione artificiale.

Qui interviene Studio Dromo di Jarno Zaffelli, la società emiliana che s’è già occupata di Silverstone e Zandvoort, oltre a proporre una modifica per Monza che invece non s’è mai realizzata.

La cura è la solita: dovendo rifare l’asfalto per stirare gli avvallamenti, s’è pensato di applicare leggere soprelevazioni, correggere alcuni raggi di curvatura in modo che magari in gara qualcuno s’inventi una traiettoria diversa. Dall’intervista per Racefans.net:

When we arrived there, there was a very high amount of small refinements and tweaks that we can implement that we tried to do. The focus was really that at this stage. This was done and we were happy with the results. But now we need to see Formula 1 coming there. It is changing the regulations, it’s changing a lot of stuff.

Può darsi funzioni. O può darsi sia solo marketing. I piloti avevano chiesto di fare daccapo tutto il primo settore, Boullier che dal 2020 è il direttore delle operazioni per il Gran Premio, ha risposto no: “Non sarebbe stato più il Paul Ricard”.

Boullier, Le Castellet,