Due incidenti mortali e orrendi, a Spa nel 1960 la gara più nera della storia della Formula 1

sabato 19 giugno 2021 · Amarcord
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La gara più nera della storia, l’unico Gran Premio di Formula 1 con due decessi nella stessa giornata di corsa. È il 19 giugno 1960, a Spa si disputa il Gran Premio del Belgio, già nelle prove se la sono vista nera Stirling Moss e Mike Taylor, due incidenti separati, ma ravvicinati: non c’è assistenza, non ci sono medici, viene a galla l’urgenza di mettere in sicurezza la pista e riorganizzare seriamente i soccorsi.

Se ne occuperà Stewart in prima linea, solo nel 1966 comunque. Per domenica invece non cambia niente: a distanza di cinque giri uno dall’altro, muoiono Chris Bristow e Alan Stacey.

Sono due decessi agghiaccianti. Bristow viene scagliato contro il filo spinato che gli recide la testa alla curva di Burnenville, è la vittima più giovane della storia, ha solo 22 anni, viene schivato da Mairesse che resta sotto choc, torna ai box e si ritira. La scena la vede anche Clark, è solo la sua seconda partecipazione: anni dopo racconta che quel giorno ha pensato di smettere.

Stacey è colpito al volto da un uccello sul rettilineo di Masta, sbanda, perde i sensi e finisce fuori strada, viene sbalzato dalla macchina che prende fuoco in un campo. Il rogo impedisce di accertare la dinamica dei fatti.

La corsa non viene fermata, la vincono le Cooper in tripletta, Brabham davanti a McLaren e Gendebien. Col quinto posto, Clark raccoglie i primi punti della carriera, al traguardo scopre che il musetto della sua Lotus è macchiato di sangue. Moss sul diario scrive:

Su questa pista è improbabile che un incidente non sia serio. È una delle più veloci al mondo, perciò così pericolosa.

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