Cosa sono gli “score marks” che secondo la Red Bull dimostrano l’irregolarità dell’ala della Mercedes

sabato 20 novembre 2021 · Tecnica
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Si chiamano score marks e sono l’ultima paranoia del paddock. Letteralmente segni, rigature: la Red Bull sostiene siano la prova che Newey cercava, per dimostrare che sull’ala posteriore della Mercedes il profilo inferiore ruota intorno all’asse longitudinale, e quindi apre uno spazio non regolare, a punto tale da rigare gli elementi di accoppiamento con le paratie laterali.

È un movimento che altrimenti è difficile da provare, perché nelle riprese della telecamera posteriore – che la Fia monitora da quando la normativa sulle verifiche delle ali è diventata più severa – il profilo inferiore viene coperto da quello superiore.

Infatti alla Red Bull la soffiata pare sia arrivata solo grazie a una gola profonda di Brackley. E comunque non c’entra con la squalifica di Hamilton prima della gara sprint di Interlagos, per un’infrazione sul drs che la Fia reputa accidentale e che la Mercedes riconduce a un errore di montaggio.

Al contrario, il sospetto della Red Bull adesso spiega cosa cercasse Verstappen proprio a Interlagos sull’ala posteriore di Hamilton in parco chiuso dopo le qualifiche: lui non tocca a caso; piuttosto, fa scorrere la mano esattamente fra profilo inferiore e paratia laterale. Dove starebbero eventualmente le rigature: “Me lo ha chiesto la squadra”. Appunto.

Horner resta convinto che non siano pulite le ragioni tecniche dietro il guadagno consistente di velocità di punta della Mercedes da Budapest in poi. Di qui anche l’interesse in merito alla tecnologia della sospensione posteriore che permette di abbassare il retrotreno verso l’asfalto. Come se l’auto facesse uno squat.

A Losail, dove l’aria è già bollente per la richiesta di revisione del corpo a corpo fra Hamilton e Verstappen in Brasile, Wolff ribatte che l’ala è stata controllata già 14 volte dalla Fia. Che peraltro ha tutti i progetti e non ha mai mosso obiezioni.

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