Ci siamo anche noi, una volta tanto: le nazioni che hanno messo un solo pilota in Formula 1

domenica 2 gennaio 2022 · Statistiche
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La nazione più rappresentata restano gli Stati Uniti con 152 piloti. All’altro capo della classifica, una serie di paesi con un solo alfiere ciascuno, come la Cina che nel 2022 trova in Guanyu Zhou – ex Ferrari Academy, poi Renault e Alpine, adesso all’Alfa Romeo – il suo primo portacolori al via di un Gran Premio. Questi gli altri pezzi unici per la propria bandiera, in ordine di apparizione.

Rikky von Opel, Liechtenstein. Frederick all’anagrafe, Rikky per gli amici e ancora Antonio Branco ai tempi della Formula Ford, quando gareggia in incognito perché la famiglia non vuole. In Formula 1 disputa solo dieci gare e non prende mai punti, due volte non si qualifica, due volte non parte.

Eliseo Salazar, Cile. Un solo punto in carniere, a Zandvoort nell’81. Il suo nome sopravvive solo per la scazzottata con Piquet a Hockenheim nel 1982, prende due colpi sul casco per avergli tirato la staccata in doppiaggio e averlo messo ko.

Tomas Enge, Repubblica Ceca. Altra meteora, fa solo tre gare, sulla Prost nel 2001 al posto di Burti convalescente. Per due volte viene squalificato e sospeso per utilizzo di sostanze stupefacenti, la prima in Formula 3000, la seconda in GT1.

Alex Yoong, Malesia. Debutta nella stessa gara di Enge, a Monza nel 2001, sulla Minardi. Regge un po’ di più, quasi una stagione intera. Comunque fa più testacoda che chilometri, in compenso ha una donna da sballo, Arianna Teoh, miss Malesia nel 1998.

Zsolt Baumgartner, Ungheria. La chance d’esordio è l’infortunio di Firman a Budapest nel 2003. Corre grazie agli sponsor, prima con Jordan, poi Minardi. Lento, solo una volta a punti. Primo soltanto a festeggiare il compleanno, perché è nato il 1° gennaio.

Robert Kubica, Polonia. Il più valido dei portacolori solitari: subentra a Villeneuve in Bmw nel 2006, l’anno dopo sopravvive a una carambola mostruosa in Canada. Ma sempre là, vince la prima gara e va in testa al mondiale. Ha una carriera spettacolare davanti, prima dell’incidente in rally nel 2011.

Rio Haryanto, Indonesia. A botte di sponsor e sussidi del governo di Giacarta si compra un posto alla Manor nel 2016. Timbra il cartellino come meglio non può, un incidente con Grosjean nella corsia dei box a Melbourne nelle prove libere, nel weekend in cui clamorosamente si aggiudica anche il voto online per il migliore in pista, prima che la Fom ricalcoli le preferenze.

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