Dalla spy story al piombo nella benzina, quali sono le sanzioni più severe nella storia della Formula 1

domenica 22 gennaio 2023 · Amarcord
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Quindici punti di penalità alla Juventus per l’affare sulle plusvalenze balorde, cioè il meccanismo poco virtuoso di stabilire un valore di mercato fittizio al momento degli scambi dei giocatori per portare ossigeno ai bilanci. È la giustizia sportiva che irrompe sulla classifica, com’è stato anche in passato e non solamente nel calcio. Questi i casi più severi, in Formula 1 per esempio.

18 luglio 1984. La Fisa squalifica la Tyrrell per i pallini di piombo dentro i serbatoi dell’acqua, un espediente per rientrare nei limiti del peso minimo dopo l’ultimo pit stop. La scoperta risale al Gran Premio di Detroit del mese prima, alcuni pallini erano scivolati fuori da uno sfiatatoio dell’auto di Brundle, alimentando il sospetto che il team impiegasse additivi al piombo per il carburante. La squadra perde tutti i piazzamenti e i proventi finanziari, in più prende mezzo milione di dollari di multa per aver danneggiato l’immagine dello sport.

26 ottobre 1997. Schumacher assesta una sportellata a Villeneuve a Jerez, per chiudere i giochi prima della bandiera a scacchi. Invece si ritira e perde il titolo, per squalifica anche tutti i punti. Ma i provvedimenti della Fia non vanno oltre perché “l’azione per quanto volontaria non è premeditata”.

12 maggio 2002. Todt frena Barrichello sul traguardo a Spielberg e gli impone di consegnare la vittoria a Schumacher. Il fatto in sé resta impunito perché il regolamento dell’epoca non vieta i giochi di squadra, la Ferrari prende comunque un milione di dollari di multa per lo scambio di posizioni sul podio, il tentativo disperato di placare i fischi del pubblico.

24 aprile 2005. Nelle verifiche post gara a Imola, la Fia individua un doppio fondo nel serbatoio della Bar, una stanza segreta appena sotto il sedile, che non è conforme ai disegni depositati a Parigi e viene impiegata perché la benzina faccia da zavorra dopo l’ultimo rifornimento per rientrare nel peso minimo. La Bar è squalificata per due corse, con la cancellazione dei risultati pregressi.

13 settembre 2007. Il Consiglio Mondiale pronuncia la sentenza sulla spy story: condanna la McLaren a cento milioni di dollari di ammenda e le cancella tutti i punti per l’utilizzo delle informazioni della Ferrari che Stepney trasferiva a Coughlan. Nel processo penale, Stepney patteggia un anno e otto mesi, più 600 euro di multa; la Fia da parte sua gli impone l’interdizione dai campionati.

28 settembre 2008. Alonso vince il Gran Premio di Singapore, ma un anno dopo salta fuori che l’incidente di Piquet, che l’ha favorito con la neutralizzazione per l’ingresso della safety car, è preparato scientificamente a tavolino dalla squadra. Il risultato non viene cancellato, ma la Renault è squalificata con sospensione della pena per due anni, Briatore si becca la radiazione a vita, poi attenuata in sede civile.

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