La Ferrari contro la FIA: le reazioni della stampa. E Mosley risponde a distanza

venerdì 26 febbraio 2010 · Politica
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Non è piaciuto l’attacco confezionato dalla Ferrari contro la FIA e contro le new-entry del 2010. Non è piaciuto né in Inghilterra, né in Germania e nemmeno in Italia. Non è piaciuto perché la Scuderia gioca per l’ennesima volta con l’opinione pubblica, fa politica e la spaccia per satira aspettandosi l’assenso plenario dei media. Che invece qualche riflessione la fanno.

Perché Toyota e BMW sarebbero uscite comunque dal giro, perché le grandi case soffrono la recessione, perché Mosley – per una volta! – non c’entra niente con la fuga dei costruttori, perché è normale che un team al debutto qualche difficoltà la trovi, perché non si chiamano tutti Brawn GP che alla prima corsa sparano pole e doppietta.

Per la Gazzetta dello Sport è un attacco “acido”, per Auto Motor und Sport sono “sciocchezze mai lette”. Il Times riconosce che in fondo “sono i postumi dei disaccordi del 2009 fra Mosley e Montezemolo“.

La Federazione da Parigi non commenta. Max Mosley invece mercoledì mattina, cioè all’indomani della pubblicazione dell’invettiva del Grillo Rampante, doveva vedersi con i giornalisti a South Kensington.

C’era anche James Allen che dal suo blog rivela in anteprima: “Mosley descrive la Ferrari come una signora di mezza età che è gelosa delle attenzioni che vengono rivolte alle nuove belle donne”. E la Ferrari nei ricordi di Mosley è sempre il team che “a Singapore nel 2008 mandò in pista una macchina col tubo di rifornimento ancora allacciato“.

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