Test per giovani leve, anche per la Ferrari. Ma in pista ci va il non più giovanissimo Bertolini
domenica 31 agosto 2008 · Test
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Ci sono gli shakedown, le prove in circuito e i test aerodinamici: 3 categorie diverse di prove private, tutte accuratamente regolamentate e limitate dalla FIA. Da quest’anno esiste anche il progetto Young Driver Test, appositamente studiato per i giovani che si affacciano alla Formula 1.
In pratica, ogni team può spararsi un extra di 350 chilometri al giorno, per un massimo di 5 giornate, purché affidi l’auto a chi ha poca (meglio, nessuna) esperienza in Formula 1.
Aderisce anche la Ferrari perché chilometri in più fanno sempre comodo. Ma a Fiorano sulla F2008 la Scuderia ha preferito metterci Andrea Bertolini. Fidato, competente, ma ha già 34 anni. E giovincello non è.
A essere fiscali, chiaramente l’infrazione non c’è, perché Bertolini è collaudatore di vetture stradali e corre in FIA GT. Ma per la Formula 1 è già adulto, i Gran Premi non li vedrà mai.
Qui il discorso si amplia, perché la Scuderia è in ritardo epocale sulle giovani leve. Ron Dennis invece ha preso Hamilton e ne ha fatto un pilota vincente. Flavio Briatore la stessa scommessa l’ha vinta prima con Schumacher e poi con Alonso.
La BMW ci prova con Kubica, la Red Bull con Vettel, la Williams con Rosberg. La Honda ad aprile ha puntato su Will Stevens, 16 anni, già campione d’Europa e d’Asia Pacifico in kart: farà un percorso ad hoc, lo alleveranno a pane e motori, destinazione Formula 1. Il Cavallino Rampante continua a farsi scappare l’occasione.