Quella volta a Mosport Park, la prima di una safety car in un Gran Premio di Formula 1

venerdì 23 settembre 2016 · Amarcord
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Su ispirazione delle serie americane, da un’idea di Herbert Linge in reazione allo scompiglio che c’è stato a Zandvoort a luglio per l’incidente di Williamson, il 23 settembre del 1973 i libri di storia scrivono del primo ingresso della safety car in un Gran Premio di Formula 1.

Si corre in Canada a Mosport Park, la prima safety car della Formula 1 è una Porsche gialla modello 914/6, la conduce Egbert Eppie Wietzes che all’epoca è impegnato in Formula 5000; il copilota è Peter Mackintosh, il segretario della Foca, l’associazione dei costruttori.

Entrano in pista davanti al pilota sbagliato perché dopo i pit stop nessuno sa davvero chi c’è in testa. Il risultato viene falsato, la bandiera a scacchi è sventolata a Revson, ma Chapman è convinto che abbia vinto Fittipaldi. A Gunley i cronometristi conteggiano una sosta che lui sostiene non abbia mai fatto, quindi gli tolgono un giro e la prima posizione.

Ci vogliono ore e ore di verifiche incrociate dei quaderni dei commissari prima di ratificare l’ordine d’arrivo e riconoscere che la vittoria effettivamente è di Revson, su Fittipaldi e Oliver. Una curiosità: quella resta l’ultima affermazione in Formula 1 di un nativo americano.

La safety car invece non passa l’approvazione, viene sospesa in attesa di perfezionamento. Si vede occasionalmente, a discrezione degli organizzatori e soprattutto a Monte Carlo. Ma è solo nel 1993 che il regolamento la introduce ufficialmente, sono decisivi i test in Gran Bretagna e Francia nel 1992. Dopodiché si arriva anche all’appalto che per anni assegna la fornitura della safety car alla Mercedes su tutti i circuiti del campionato.