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Prevendita (e launch party) a Las Vegas, l’addio a Forghieri e il ritorno di Vandoorne… in panchina

domenica 6 novembre 2022 · Snack news
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Non è uno sport per tutti. Si è aperta la prevendita dei biglietti per Las Vegas, i tagliandi valgono tutto il weekend e non esistono accessi per le giornate singole: per entrare, senza posto a sedere, si spendono 500 dollari, la tribuna meno cara viene 2 mila dollari, quella sul traguardo 10 mila. Ma bibite e cibo sono inclusi. Il commento di Stefano Domenicali per Associated Press:

There will be possibilities for people who want to pay less, to spend less. As always in life, it is the market pulling the price and then on our side is the responsibility to bring a great event.

Launch party. E Liberty per tirare le vendite ha già portato le squadre sulla Strip, dove passerà il circuito. C’erano Hamilton, Perez, Russell e Albon. La Mercedes aveva i led sotto l’auto…

Addio Furia. Il 2 novembre è morto Mauro Forghieri, il papà delle Ferrari vincenti fra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta. Il ricordo di Gian Paolo Dallara alla Gazzetta: “Non era solo il più bravo e il più completo, era prima di tutto una bella persona e un vero amico”.

Mercato. L’Aston Martin recupera Vandoorne – che nel frattempo ha vinto la Formula E – come riserva per il 2023. Quasi certamente dietro raccomandazione di Alonso, che di lui ha sempre detto un gran bene ai tempi in McLaren.

Sliding doors. Poteva esserci Norris a vincere i titoli sulla Red Bull al posto di Verstappen, l’energy drink l’ha cercato “un paio di volte – ha svelato Horner – ma poi lui firmava sempre per la McLaren”. Secondo Norris invece si è trattato solo di conversazioni che non lasciavano presumere la possibilità di un ingaggio:

I spoke to them, I spoke to a few other people. But a chat’s a chat. It’s not like, ‘what can we do’ straight away. It was just coming to the end of the contract when you just see what options are available.

Amarcord. Il 6 novembre del 2010, Button subisce un’aggressione a mano armata mentre sta tornando in albergo in taxi dopo le qualifiche di Interlagos. Sono scene da film d’azione, poi si scopre che l’agguato è tutto finto, sapientemente pianificato dall’agenzia di vigilanza privata a cui s’è rivolta la McLaren.

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