Il giallo degli alettoni flessibili: la FIA raddoppia il carico di prova

sabato 7 agosto 2010 · Tecnica
tempo di lettura: 2 minuti

Martin Whitmarsh a Budapest guardava la griglia di partenza e stuzzicava la FIA: “Noi della McLaren siamo i primi di quelli con le ali rigide”. Sabato sera è scattata la richiesta ufficiale di chiarimento, sottoscritta anche da quella volpe di Ross Brawn: “Perché prima di fare pure noi delle modifiche, vogliamo sapere da Charlie Whiting se cambierà la norma”.

Parte da Hockenheim il giallo degli alettoni flessibili, ma a Budapest persiste e si amplifica. Sotto osservazione sempre Red Bull e Ferrari, ma quello del team di Mateschitz “è il caso principale” secondo Ross Brawn.

Sulla RB6 non sono solamente le estremità dell’ala a piegarsi: sul dritto la macchina picchia all’anteriore e fa strisciare il divergente della scocca, che va a ostruire l’alimentazione d’aria verso il diffusore.

Ai dubbi di Ross Brawn, la Federazione ha risposto domenica mattina con un supplemento d’indagine che oltre agli alettoni ha interessato anche il fondo piatto e i piloni di sostegno del musetto. Dopo di che Charlie Whiting ha scritto alle squadre.

In Belgio il carico nelle verifiche statiche raddoppierà. È una correzione prevista dal regolamento: con l’articolo 3.17.8 la FIA “si riserva il diritto di introdurre ulteriori test di carico e flessione per ogni parte del telaio soggetta a spostamenti”.

Prima l’alettone doveva reggere 50 chili senza deformarsi più di 10 mm; adesso i chili diventano 100 e la flessione massima passa a 20 mm.

“Diciamola tutta, le ali si flettono su ogni macchina. Ma il regolamento – ricordava Whitmarsh – vuole che le paratie restino a 88 millimetri da terra. Invece finora le abbiamo viste sfiorare l’asfalto”.

Brawn, Ferrari, Fia, Red Bull, Whiting, Whitmarsh,