Retrovie: Fernandes vince il marchio Lotus, Virgin scarica Nick Wirth

venerdì 3 giugno 2011 · Dal paddock
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Venerdì mentre la Formula 1 osservava il tradizionale giorno di pausa tra libere e qualifiche nel principato di Monaco, la sezione numero 61 dell’Alta Corte di Londra s’è pronunciata sulla disputa tra Tony Fernandes e il gruppo Proton per i diritti sul marchio Lotus. E ha dato ragione a Fernandes.

La Lotus verde può continuare a chiamarsi “Team Lotus”, ma Fernandes deve pagare i danni a Proton per aver violato l’accordo di licenza commerciale nel 2010, cioè prima che gli venisse riconosciuta l’esclusiva.

Il commento di Fernandes: “Siamo soddisfatti per questo chiarimento, i legittimi detentori del marchio Team Lotus siamo noi. Avevamo piena fiducia nelle prove che abbiamo portato. A questo punto ci concentriamo affinché si possa continuare a scrivere la storia di questa squadra”.

Ad ogni modo, alla luce della sentenza dell’Alta Corte nel paddock comunque non cambia nulla visto che il tribunale riconosce a Fernandes la proprietà dell’utilizzo del marchio, ma Proton può sempre presentare appello. Oppure ricomprarsela per mandare avanti la sponsorizzare della Renault.

Novità nelle retrovie riguardano invece la Virgin che dopo un anno e mezzo scarica Nick Wirth e le strategie di progettazione basate interamente sulla fluidodinamica numerica.

Andy Webb, l’amministratore delegato, in un comunicato su Autosport fa sapere che “l’impegno della Virgin nello sviluppo di un modello commerciale efficiente resta invariato” e che malgrado tutto il team “continua a credere nella fluidodinamica numerica“. Però adesso verrà lanciato anche un programma di valutazione dei prototipi in galleria del vento. A cui Wirth aveva rinunciato pure per la macchina del 2011.

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