Primi piani troppo ravvicinati: Raikkonen a Silverstone si scalda con Paul-Henri Cahier

lunedì 14 luglio 2008 · Fuori tema
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L’uomo di ghiaccio proprio “di ghiaccio” non è. Mantiene il sangue freddo con Hamilton che lo tampona malamente in Canada e poi per molto meno Kimi Raikkonen perde il controllo con Paul-Henri Cahier a Silverstone.

Cahier è figlio d’arte, “fa il fotografo in Formula 1 da quasi 40 anni, è stato al fianco dei più grandi campioni, ma – dice il suo sito – mai nessuno lo aveva trattato così”.

A Silverstone si avvicina a Kimi sulla griglia di partenza per un primo piano. Un primissimo piano, per la verità. Raikkonen reagisce e lo spinge a terra, sotto gli occhi delle telecamere. Il video passa su YouTube e Raikkonen minimizza, dice che è un episodio minore ingigantito dalla stampa.

Steve Robertson, che di Iceman è manager dai tempi della Formula Renault, aggiunge: “Quel fotografo ha calpestato l’attrezzatura di Kimi, lo ha toccato e lui ha cercato di proteggersi”.

Cahier ritiene opportuno chiarire alcuni punti: “Non c’è stato contatto né con Kimi né con il suo equipaggiamento. La distanza era ravvicinata, ma negli standard. Non c’era nulla di inusuale, possono testimoniarlo una dozzina di persone”.

“I piloti – prosegue Cahier – si irritano per la pressione a cui sono sottoposti, ma Kimi non ha provato a esprimersi in un modo che non fosse violento. Ha dimostrato arroganza nei confronti di chi stava facendo solo il proprio lavoro”.

Luca Colajanni, responsabile dell’ufficio stampa della Ferrari, alla televisione finlandese commenta: “La reazione di Kimi è dura, ma è pienamente comprensibile”. Meno comprensibile è il fatto che la Scuderia nemmeno accenni a scusarsi a nome del pilota: “Lo spintone non era poi così forte – conclude Colajanni – e il fotografo è caduto perchè non era in equilibrio”. Un’arroganza ancora più sfacciata di quella di Raikkonen.

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