Intercettazioni, Flavio Briatore chiede protezione a Silvio Berlusconi nell’inchiesta sullo yacht

mercoledì 29 agosto 2012 · Fuori tema
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Dal 2010 Flavio Briatore ha una grana col fisco italiano perché secondo gli inquirenti ha simulato il noleggio del suo yacht, il Force Blue, “per godere di tariffe agevolate sul carburante” evadendo così un totale di un milione e 480 mila euro di accise.

Agli atti dell’inchiesta – lo rivelava il 18 agosto il Secolo XIX – c’è anche un’intercettazione telefonica in cui Flavione chiede protezione a Silvio Berlusconi.

La telefonata risale alla primavera del 2011. Berlusconi è ancora in carica come Presidente del Consiglio dei ministri. Briatore lo chiama, si lamenta perché si sente perseguitato dai giudici di Genova. Berlusconi replica: “Ti capisco. E chi più di me ti può essere vicino”. Quindi la promessa di andare a controllare il lavoro dei magistrati: “Prima o poi mando gli ispettori, a Genova”.

Poi l’ispezione non parte perché il Cavaliere a novembre rassegna le dimissioni e lascia Palazzo Chigi a Mario Monti.

E sempre a proposito dell’ex premier, nel 2011 le conversazioni telefoniche trasmesse dalla Guardia di Finanza svelavano anche i colloqui tra Mr. Billionaire e Daniela Santanché. Oggetto: i festini di Arcore. Briatore dice: “Veronica (l’ex moglie di Berlusconi, ndr) ha ragione, è malato”.

Flavio comunque resta in ottimi rapporti con Silvio. Intervistato sul Corriere della Sera svela: “Ferragosto l’ho passato con Berlusconi a Villa Certosa, è un amico, cosa c’è di strano?”.

Briatore,