Jerez, la Ferrari F138 parte bene ma s’incendia. E la Red Bull già spaventa

sabato 9 febbraio 2013 · Test
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La nota dolente è l’incendio che ha carbonizzato il retrotreno venerdì mattina dopo nemmeno due giri, quando Pedro de la Rosa stava cominciando il programma dell’ultima giornata. Da Jerez comunque la Ferrari esce rincuorata perché il primo test dell’anno promuove la F138. 

Il quadro cronometrico ancora non è chiarissimo. Anche perché a Jerez le squadre si sono trovate spiazzate rispetto alle simulazioni di Pirelli sul tasso d’usura dei pneumatici. Alla fine Paul Hembery si è difeso: “La rugosità della pista è cambiata tantissimo negli ultimi dodici mesi”.

Resta il fatto che al di là dei rilevamenti, quello che suscita ottimismo nel box del Cavallino è la semplicità con cui la nuova macchina si mette a punto.

Felipe Massa faceva un paragone con la F2012: “Mi ricordo il debutto l’anno scorso. Si faceva tanta fatica a tenere l’auto in pista. Quest’anno la base della vettura è completamente diversa. Non è difficile da guidare, mi è sembrata subito stabile e ben bilanciata“.

La Scuderia prima ha provato diversi terminali di scarico, poi ha modificato pure il fondo. Giovedì pomeriggio ha cercato il tempone con le gomme morbide. E l’ha trovato. Dice Massa: “Sono andato perfino più veloce di quanto mi aspettassi”. Quel tempo, 1:17.879, non l’ha più battuto nessuno fino alla chiusura delle prove.

Secondo Autosprint però la Ferrari F138 “non ha l’inserimento in curva della Red Bull” che in termini di stabilità continua a vincere. Anche Gary Anderson sul sito della BBC osserva: “Sembra che la Red Bull abbia il 10 percento di carico aerodinamico in più rispetto agli altri”.

Massa ammette: “Dobbiamo ancora concentraci sull’assetto specifico. Lo faremo a Barcellona durante il secondo test”. Dove la F138 va in pista per la prima volta con Fernando Alonso.

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